R Recensione

8/10

Mon Roi - Il Mio Re regia di Maïwenn

Drammatico
recensione di Gabriella Massimi

Tony, quarantenne e madre di un bambino, si infortuna gravemente un ginocchio sciando. Durante il lungo periodo necessario per la riabilitazione ha il tempo per ripensare al proprio rapporto con Georgio e a come dall'amore siano arrivati ai contrasti più accesi.

“Arrivederci…”

È forse questo il succo dell’ultima pellicola di MaïwenMon Roi”?

Maïwen si cimenta come regista nel mondo dello spettacolo per la quarta volta, dopo Polisse del 2011, All about actresses del 2009 e Forgive me del 2006.

Era un po’ che la regista girava attorno al tema centrale di Mon Roi: le relazioni passionali e distruttive tra uomini e donne.

Del resto, come lei stessa dice: “Il mio film è per tutti gli amanti incompresi”, (più che gli, io direi LE amanti incomprese)

Al centro del film c’è infatti Tony, interpretata da una brava Emmanuelle Bercot, che spesso e volentieri a Hollywood preferisce stare dietro la macchina da presa e non davanti, ma questa volta ha accettato di farsi dirigere.

Accanto alla donna, all’amante incompresa, c’è Georgio, interpretato dall’attore francese Vincent Cassel.

Non posso certo dire che Cassel non sia un bravo attore, ma io proprio non lo reggo; mi limito a questo e non entro nei dettagli perché non è di certo questo il luogo giusto per iniziare un discorso del genere; che vogliamo farci…de gustibus.

Tony e Georgio vivono l’Amore Incompreso che non solo ha l’A maiuscola, ma anche la I maiuscola di Incompreso. Perchè questo loro amore è incompreso? Cosa potrebbe mai succedere di così brutto a una coppia che sembra vivere i momenti migliori della propria vita? Perchè nel giro di pochi mesi, quella/o che sembra la/il compagna/o della vita si trasforma nel mostro che non credevate potesse nascondersi dietro tanta perfezione? Oppure, perchè la persona che credevate perfetta, grande, forte, determinata e responsabile, si trasforma nel verme più insignificante che mai avreste immaginato potesse uscire da una mela così bella, rossa, matura e lucente?

Io non so rispondere a queste domande. Nemmeno Maïwen sa rispondere. Forse nessuno sa rispondere, o meglio ognuno si risponde a suo modo.

Uscendo dalla sala del cinema dopo la visione della pellicola, ogni essere umano, uomo o donna che sia, si darà una risposta.

Ci saranno i di parte, i contrari, i comprensivi e gli astenuti.

Anche io mi sono ritrovata a dare un giudizio, a darmi delle risposte e a dare delle risposte alle domande che un film del genere ti pone sotto le righe, ma non le rivelerò; principalmente per motivi di spoilering…ma anche per non suggerire a qualcuno un pensiero o un giudizio che non nasca direttamente dal suo io.

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