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8/10

Nymphomaniac: Vol. I regia di Lars von Trier

Drammatico
recensione di Enrico Cehovin

In una notte d'inverno Seligman (Stellan Skarsgård), un uomo di mezza età, trova in un vicolo una donna stesa a terra, Joe (Charlotte Gainsbourg), malridotta a seguito di un pestaggio. Decide di soccorrerla e portarla a casa sua dove ha inizio una lunga conversazione durante la quale Joe racconta la sua vita al suo salvatore.

Dopo Antichrist e Melancholia, Lars Von Trier presenta alla 64ª Berlinale in versione integrale la prima parte del terzo capitolo della trilogia della depressione: Nymp()maniac Vol. I. Il film si presenta come una sorta di seduta psicanalitica divisa in otto capitoli di cui Vol. I racchiude i primi cinque. Si passa dalla scoperta della sessualità, alla perdita della verginità, alla storia importante (Jerôme), all'incontro con Mrs. H (Uma Thurman), alla scomparsa del padre per concludersi, momentaneamente, con lo straordinario capitolo 5, la trasposizione cinematografica di cosa sia per la protagonista la sua vita sessuale, presentata come una polifonia (incompleta) di Bach. In questa versione estesa il regista non si trattiene dal riprendere con dovizia di particolari gli intercorsi sessuali della protagonista, ma lo fa con estrema naturalezza, senza stacchi di montaggio nel passare da penetrazioni a primi piani senza rendere palese l'introduzione delle controfigure e ottenendo un discorso d'immagini molto fluido. Riesce così ad evitare l'effetto scandalo fine a sé stesso che facilmente si sarebbe potuto cercare o involontariamente creare. Annulla l'erotismo e gli amplessi risultano quindi distaccati, sia per l'insensibile protagonista a cui sono più patologicamente necessari che desiderati, sia per lo spettatore per il quale la visione diventa, con l'aiuto della cornice di Skarsgård, uno studio antropologico, dissociandosi, almeno più del previsto, dal voyeurismo. Le continue digressioni - dalla pesca al volo di un aliante, dalla musica alla matematica - proposte da Skarsgård sembrano voler ridimensionare la natura (sessuale) di Joe, confinandola, rendendola più terrena e studiabile. Cercano di ridurla a scienza, qualcosa più facile da comprendere e catalogare, su cui si possa avere il controllo, passo che, probabilmente, mantenendosi unicamente sul piano reale dell'erotismo risulterebbe impossibile all'uomo, troppo deconcentrato dagli impulsi sessuali.

Lars Von Trier, facendo chiedere alla Gainsbourg fiducia a Skarsgård nell'ascoltare la sua storia, chiede implicitamente fiducia allo spettatore, ricordandogli che è libero di interrompere visione e ascolto in qualsiasi momento. Con questo continuo processo di dichiarazione di intenti il regista si guadagna abilmente lo spettatore scremando fin da subito i perditempo. “Come credi trarrai più beneficio dalla mia storia? Credendoci o non credendoci?” - Joe Il regista danese rende continuamente omaggio ad Andrej Tarkovskij (a cui già aveva dedicato Antichrist) come la scena iniziale che riprende Lo Specchio, con il lento movimento di macchina sulle case e lo sgocciolare dell'acqua della neve sciolta che sta cadendo dai tetti (omaggio sia visivo che sonoro) o il capitolo “The Little Organ School” accompagnato dal preludio corale BWV 639, lo stesso scelto dal regista russo come tema per Solaris. La versione censurata differisce dall'integrale di ben 28 minuti (117 contro 145), buona parte dei quali sono scene esplicite di sesso. Questo porta nella versione “evirata” ad un decentramento dell'equilibrio dialogo/azione, perfetto in origine, sbilanciato, ovviamente, sul dialogo, rendendo il film più verboso e noioso, meno scorrevole e incisivo.

[nota dell'editor: la versione qui recensita è la prima parte di quella uncut, mentre la versione in uscita nelle sale cinematografiche italiane è quella "corta" di 240 minuti, che verrà anch'essa divisa in due volumi, in uscita rispettivamente il 3 ed il 24 aprile]

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Voto degli utenti: 7,3/10 in media su 7 voti.

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Alessio Colangelo (ha votato 8 questo film) alle 11:46 del 22 marzo 2014 ha scritto:

Sono d'accordo con la tua analisi, purtroppo ho visto la versione Cut e dovrò rimediare la completa al più presto. Tu l'hai visto al cinema o festival?

Enrico Cehovin alle 16:46 del 24 marzo 2014 ha scritto:

L'ho visto alla Berlinale.

misterlonely (ha votato 4 questo film) alle 23:11 del 30 marzo 2014 ha scritto:

Film che doveva essere anarchico, selvaggio, anticonformista e invece è una roba pallosissima in cui tutto deve essere spiegato a parole senza mai lasciare la possibilità alle immagini, ai luoghi, alle situazioni, ai personaggi di raccontarsi da soli. Dissertazioni filosofico-artistiche a destra e manca per accarezzare il pelo a un certo pubblico pseudo snob intellettualoide quando invece magari un bel pompino integrale ce lo potevate anche lasciare. Un film che piacerà (e già piace) tantissimo agli americani. D'altronde è fatto principalmente per loro. Chi però ama e ha amato il cinema di Lars Von Trier degli inizi non puo' non sentire puzza di grossa presa per i fondelli (la più grossa è quella di dover pagare il biglietto 2 volte per lo stesso film di merda!). frustrazione, delusione.

alexmn (ha votato 8 questo film) alle 6:52 del 31 marzo 2014 ha scritto:

il fatto che piaccia agli americani è opinabile: qui è uscito in sole 25 sale (tutte in città grandi, con conseguente elevata auto-selezione del pubblico), un numero davvero irrisorio (rispetto agli standard americani) per fare un'affermazione del genere.

sul fatto che un pompino integrale o qualsiasi altra scena hard completa (che peraltro trovano più spazio nella versione uncut) avrebbe potuto cambiare il senso del film...mah..non credo che von trier abbia voluto fare un film porno (a differenza dell'hype che gli si è creato attorno), anche perchè avrebbe avuto una concorrenza immensa sul web

il vero senso del film lo si vedrà nella seconda parte in cui non credo ci sarà spazio per quel gioco con lo spettatore/stellan skarsgard che domina questo capitolo...staremo a vedere.

misterlonely (ha votato 4 questo film) alle 13:31 del 31 marzo 2014 ha scritto:

si, scusate, non ho fatto distinzione tra volumi, il mio era un giudizio generale sul film completo (prima e seconda parte). Il fatto è proprio questo. L'illusione che si tratti di due film distinti ma in realtà stai semplicemente pagando due volte per lo stesso film. E se hai trovato la prima parte insopportabile, ridicola, noiosa, la seconda parte forse lo è ancora di più, con apici di assurdità a livello di sceneggiatura che se lo avesse fatto qualunque altro regista europeo di una certa fama sarebbe sarebbe stato massacrato da tutti senza pietà. Per quanto riguarda la diffusione del film non capisco cosa c'entri l'Italia come metro di riferimento. In Italia i film di Von Trier non hanno mai fatto una lira, che c'è di strano se il film esce solo in 25 sale? Nel resto del mondo però non è così, per esempio io vi porto il caso del belgio, dove il film è nelle più grandi sale, sempre tutto pieno, cartelli pubblicitari ovunque, tartassamento mediatico senza precedenti. In Francia ancora peggio. E vorrei anche vedere, ci sono tutte le più grandi star hollywoodiane contemporanee, davvero pensiamo di star parlando di un film d'essai?

alexmn (ha votato 8 questo film) alle 14:51 del 31 marzo 2014 ha scritto:

rileggendo il mio commento anch'io non sono stato chiaro su un punto: con 'qui' intendevo gli stati uniti, in italia esce questa settimana. in questo senso dicevo dicevo che non è che gli americani si stiano strappando i capelli per vederlo. in due settimane ha fatto sui 242k dollari, che vuol dire circa ventimila spettatori (sotto sia ai dati di antichrist che soprattutto di melancholia, per guardare agli ultimi di von trier). anche negli altri paesi d'uscita i risultati sono contenuti, più-o-meno in linea con gli incassi dei suoi film (http://www.boxofficemojo.com/movies/?page=intl&id=nymphomaniac.htm).

sul traino delle star hollywoodiane ho dei dubbi: shia labeouf non sta molto simpatico visto le vicende degli ultimi mesi e visto come stanno andando i suoi ultimi film, uma thurman e christian slater è da parecchio che non fanno qualcosa di decente e di visto. gli altri attori (a parte la giovane Joe) sono conosciuti, ma più che altro in europa. il tartassamento pubblicitario credo sia legato al fatto di promuovere un film difficile da collocare, più per le percezioni indotte che per quanto sia realemente.

alla fine mi pare il classico von trier provocatpre che suscita reazioni più-o-meno estreme nel pubblico.

misterlonely (ha votato 4 questo film) alle 16:58 del 31 marzo 2014 ha scritto:

se per te questo è un cast di semi sconosciuti o di attori che tirano poca gente al cinema forse non viviamo nello stesso pianeta... per quanto riguarda gli incassi, stesso discorso di prima, tutti vanno/andranno a vedere questo film, e gli incassi basta leggerli. dimmi se possiamo dire lo stesso di un film come antichrist...

alexmn (ha votato 8 questo film) alle 18:11 del 31 marzo 2014 ha scritto:

non ho detto semisconosciuti, ho detto che non portano gente al cinema. poi non è che lo dico io, sono i dati di box office dei film dove sono recitano. per semplificare, l'unica attrice di richiamo - ma comunque d'essai come pubblico - è la gainsbourg. nessuno degli altri è un attore che uno spettatore seguirebbe indipendentemente dal film.

il film è già uscito nei mercati forti (tranne estremo oriente, dove c'è da capire se uscirà) anche da alcune settimane e non ha fatto faville..chi sarebbero questi 'tutti' che andranno a vederlo?

capisco che il film non ti sia piaciuto, però tutto il discorso sulla vena commerciale dell'opera non sta davvero in piedi.

misterlonely (ha votato 4 questo film) alle 18:38 del 31 marzo 2014 ha scritto:

ma a me sembra che non stia in piedi questa visione degli attori hollywoodiani che non portano gente al cinema. secondo te se nymphomaniac l'avessero fatto con attori danesi avrebbe lo stesso successo/battage mediatico?

Ti ripeto, non stiamo parlando di un film d'essai, stiamo parlando della più importante produzione danese dell'anno passato, della più grande produzione Zentropa di sempre, di uno dei più importanti, famosi e chiaccherati registi di sempre con un cast di star hollywoodiane che anche a voler sostenere per forza la tesi secondo cui non abbiano alcun richiamo penso che il solo fatto che si trovino tutti insieme in un solo film vada da sé per pensare a quanta gente tra il pubblico generalista si sia fatta attirare al cinema solo per la loro presenza.

E ancora, ma a chi vogliamo darla a bere? non stiamo forse parlando di Nymphomaniac da 4 mesi a questa parte? a Berlino di cosa si è parlato non stop e in maniera pure alquanto ossessiva? E davvero pensi che le trovate sceniche di Shia La Boeuf danneggino la sua immagine e non siano una studiatissima strategia per attirare l'attenzione su di sé e quindi aumentare la curiosità verso il film?

Poi ripeto, parliamo di vita reale, Belgio, Francia, Svizzera, città intere tappezzate di cartelli pubblicitari. Per due mesi è stato IL film da vedere per chiunque. Sale sempre piene, incasso doppio perché il film è diviso in due (però se lo fanno con harry potter sono dei capitalisti bastardi che pensano solo al profitto).

A volte mi sembra che si abbia una visione completamente immaginaria di ciò che sta dietro alla produzione di un film. Fa male pensarlo? Fa male dirlo? che lo si voglia o no Nymphomaniac è un film fatto e pensato per il "grande" pubblico e che spera di raggiungere con la lingua inglese, gli attori e tante altre cosine all'interno quella fascia di pubblico oltreoceano da sempre restia a vedere film stranieri e con sottotitoli.

Se pensi che sia un film rischioso spiegami perché vediamo soltanto delle controfigure ritoccate digitalmente e fiche e cazzi di gomma in ogni inquadratura. Idioti era un film rischioso e a cui non interessava niente. Nymphomaniac non è solo un film, è un'operazione enorme che inizia molto molto prima dell'uscita del film in sé. C'è qualcosa di male? Assolutamente no, anzi è una nota di merito che viene giustamente ripagata. che poi il film mi abbia fatto schifo è tutto un altro discorso

alexmn (ha votato 8 questo film) alle 19:10 del 31 marzo 2014 ha scritto:

impressioni e non dati o riscontri reali.

l'utilizzo di controfigure e immagini digitali è legato ad un fatto puramente legale. per poter girare scene vere di sesso (che non siano in un filmato amatorial-clandestino) serve che gli attori facciano svariati test (tra cui HIV), serve sottostare ad un certo tipo di comportamente sessuale nel quotidiano e così via. anche stavolta non è un qualcosa che penso io, ma è quello che avviene in tutta l'industria (quella vera) del porno. e non tutti gli attori avrebbero potuto acconsentire a questo tipo di procedura/prassi.

il battage che è stato fatto (come succede spessissimo per i film di von trier o simili) serve per cercare di attirare l'attenzione su un film che altrimenti rimarrebbe rinchiuso nel circuito d'essai. eppoi in tanti ne parlano ma, cifre alla mano, in pochi l'hanno visto (al momento è sotto i 10ml di dollari...).

sugli attori vai a vedere cos'hanno fatto negli ultimi 5-10 anni e poi dimmi se, anche tutti insieme, possano attirare pubblico. no, perchè non l'hanno mai fatto in vita loro. non è che si crea automaticamente un volano per via dei tanti attori più-o-meno conosciuti...non è come ocean's eleven in cui i nomi erano grossi e garanzia di spettatori (e comunque anche in lì erano clooney-pitt-damon a rappresentare il carico pesante).

poi veramente non capisco tutto 'sta filippica sull'impianto commerciale del film rivolto al pubblico d'oltreoceano..a parte che negli stati uniti il cinema non americano arriva sempre sottotitolato, quindi chi va a vederselo lo fa senza problemi, il punto principale è che qui il film è uscito da due settimane e l'han visto poche persone. punto. a tratti mi pare che tu scriva per sentito dire.

tra l'altro, poi chiudo, avendolo visto completo avresti dovuto farti l'idea che produttivamente non è un film che ha richiesto un investimento ingente, non solo per i canoni USA ma soprattutto per quelli europei. poi è chiaro che nelle sue zone (nord europa) han cercato di spingerlo tanto, però non vuol dire che abbiamo fatto lo stesso nel resto del mondo. e in america, ti assicuro, non è così.

misterlonely (ha votato 4 questo film) alle 20:31 del 31 marzo 2014 ha scritto:

bene, intanto quando proverai a chiamare in un tuo film Uma Thurman, Jamie Bell, Shia Laoeuf, Willem Dafoe, Christian Slater, Stellan Skarsgard poi mi dirai se sarà stato un investimento ingente o no. perché nel caso mi interesserebbe anche a me chiamarli. stiamo parlando di star, gente con cachet altissimi che puoi permetterti di ingaggiare solo se sei una produzione con una certa reputazione e con determinati successi commerciali alle spalle.

per quanto riguarda le scene porno ti ripeto, nel mondo esistono centinaia di milioni di attori che non sono star di hollywood (ebbene sì, giuro) e per cui non c'è minimamente bisogno di questo genere di bischerate come la sostituzione digitale di teste e robe dell'altro mondo. guardati "Idioti" e dimmi se si sono posti problemi per mettere in scena un'orgia senza censure. è una scelta precisa di avere questi attori, perché si vuole un determinato tipo di prodotto che non è certo un film alla "Idioti", e come tale impone delle precauzioni ben precise. benissimo, ha perfettamente senso. ma smettiamola con questi discorsi alla "hanno fatto così perché non potevano fare altrimenti". il tipo di prodotto che volevano per me è chiarissimo e le varie scelte che hanno fatto a livello di marketing (alcune geniali) hanno ripagato ampiamente ed è giusto così. certo se Nymphomaniac l'avesse fatto quindici anni fa con attori sconosciuti in Danimarca e con qualche milione in meno è probabile che sarebbe stato un vero pugno nello stomaco senza compromessi. questo è il Von Trier soft, edulcorato, fast food se vuoi. è un von trier consapevole del pubblico che va a toccare e consapevole delle reazioni che vuole ottenere.

è un dato di fatto che il pubblico americano medio vede film in inglese ed è spesso molto reticente di fronte all'idea di guardare film con sottotitoli (basta vedere Haneke che ha rifatto il suo film identico all'originale proprio per questa ragione, ovvero perché fosse visto da quel pubblico che per un europeo indipendente è difficilissimo da raggiungere).

per quanto riguarda gli incassi se ti sembra che questo film sia un flop forse stiamo guardando pagine diverse, conta poi che molti paesi non sono aggiornati (tra cui la danimarca, dove il contatore è fermo a gennaio)

In ogni caso di fronte a 4,7 milioni di budget un incasso per ora complessivo di 10 milioni quando deve ancora uscire in un sacco di paesi (negli stati uniti la distribuzione iniziale in numero limitato è una prassi, si fa anche per avere delle medie per sala più alte) mi sembra tutt'altro che un risultato medio/basso, anzi...

misterlonely (ha votato 4 questo film) alle 20:33 del 31 marzo 2014 ha scritto:

e riguardo al battage pubblicitario ("come succede spessissimo per i film di von trier"), dimmi quale altro film di von trier ha avuto una campagna pubblicitaria virale di un anno con scene pubblicate mensilmente sul sito, immagini promozionali con gli attori, poster con i personaggi e così via dicendo.

misterlonely (ha votato 4 questo film) alle 20:39 del 31 marzo 2014 ha scritto:

il bello è che sembra stia dicendo bestemmie. fa così schifo l'idea che von trier in quanto persona chiave della Zentropa faccia un film che gli faccia fare un successo commerciale? che ragione avrebbe di fare altrimenti? Melancholia è stato un ottimo successo. puntano al pubblico che gli farà guadagnare più soldi. poi se vogliamo raccontarci delle favole siamo liberi di farlo

alexmn (ha votato 8 questo film) alle 5:19 del primo aprile 2014 ha scritto:

perdonami, non travisare le mie parole.

non ho mai detto che quegli attori siano delle scarsoni, anzi. sono buoni e alcuni ottimi attori, hollywoodiani e non. detto questo rimango dell'idea - suffragata da quanto ti scrivevo in precedenza - che non siano attori di forte richiamo. sul fatto trainante della pellicola ci sono pochi cazzi: è uno soltanto, lars von trier e la sua fama di provocatore. punto.

sul fatto del budget, molti se non tutti hanno lavorato con von trier non al cachet pieno (altrimenti altro che 4,6 milioni di euro), anche solo per il prestigio di recitare per un regista geniale. i successi commerciali della casa di produzione non c'entrano proprio con la scelta o meno di partecipare ad un film di questo tipo.

non ho nemmeno mai detto che il film è un flop, anzi. ho solo utilizzato i dati per farti vedere che la tua idea di sale piene è un po' da ridimensionare. due appunti veloci: alcuni valori non è che non siano aggiornati, ma semplice si riferiscono al momento in cui il film è stato smontato dalle sale; in danimarca è uscito a natale e l'ultimo valore aggiornato è del 26 gennaio, ovvero dopo un mese di sfruttamento quando è difficile che un film possa ancora fare faville. le uscite limitate americane vengono di solito dichiarate prima dal distributore che procede poi all'estensione sulla base dei risultati. nymphomaniac nel primo we è andato benino (9k di media per sala), ma non al punto da giustificare una release molto più wide (hanno aggiunto una decina di sale): non è una scelta a caso, ma anche qui giustificata dai dati..tieni conto che i film in limitata che vanno bene e che vengono estesi in modo consistente hanno medie molto più alte: per fare un esempio recente, the grand budapest hotel nei primi we di limitata aveva una media per sala pari all'incasso complessivo di tutte le sale di nymphomaniac nel primo weekend. questo per ribadire, di nuovo, che per me il film non sarà mai un successo commerciale e soprattutto non ha mai voluto esserlo (considera che è rated R). le strategie di lancio a cui fai giustamente riferimento sono degli ottimi e validi strumenti per farlo arrivare a tutto il pubblico potenzialmente interessato.

se consideriamo i 4,7 milioni di euro di budget e i 10 ml di dollari (7,3 milioni di euro d'incasso..che dovrebbero circa raddoppiare per permettere alla produzione di coprire costi di produzione e distribuzione, al netto del 45/50% che va alle alle sale cinematografiche e senza considerare la strutturazione dei contratti di diffusione fatti dalla zentropa nei singoli paesi), siamo in linea con i suoi film anche se sotto rispetto a melancholia. ripeto, non è un flop ma di sicuro non sarà un successo commerciale.

chiudo sulle scene di sesso dicendoti che qualsiasi ripresa di scene di questo tipo che non preveda sugli attori la prassi di cui ti parlavo è fuori legge in molti stati, tra cui quelli dove il film è stato girato. quindi il tuo discorso non ha senso di esistere.

quello su cui ti do atto è l'interessantissima campagna di promozione per lanciare il film creando curiosità e hype attorno. assolutamente un plauso a chiunque l'abbia ideata e seguita.

detto ciò, passo e chiudo in attesa di vedere la seconda parte tra qualche giorno. olè!

alexmn (ha votato 8 questo film) alle 5:36 del primo aprile 2014 ha scritto:

sorry per la lunghezza ma non mi ero accorto

forever007 (ha votato 10 questo film) alle 22:17 del 2 giugno 2014 ha scritto:

Ho visto la versione Cut, purtroppo, ma a me il film è comunque piaciuto. Tocca molti temi in un modo interessante. Le metafore dello psicanalistauomo cordiale ed ospitante sono davvero azzeccate e sono due le scene che restano come macigni: la scenata di gelosia di MRS H e la polifonia dei tre amanti. Von Trier riesce comunque a stupire, certo qui si dirà che si tratta di un Lars soft giusto perchè prima c'erano stati Anthicrist e Melancholia che erano dei pugni nello stomaco (soprattutto il primo con la cesura clitoridea), ma apprezzo i film verbosi e introspettivi, quindi anche il soft mi va bene