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7/10

Nottetempo regia di Francesco Prisco

Drammatico
recensione di Valentina Marchetti

Un incidente stradale rimette in gioco la vita di un poliziotto, giocatore di rugby (Giorgio Pasotti), di una ragazza (Nina Torresi) e di un cabarettista (Gianfelice Imparato). In una corsa contro il tempo i tre personaggi attraversano l'Italia, inseguendosi alla ricerca di una vendetta e dell'amore.

Dalla notte si parte e alla notte si ritorna. Un movimento circolare di inquietudine che si completa in quello che mi piace pensare come un "viaggio al contrario" del protagonista, un ritorno al proprio passato, alla ricerca di una vita da recuperare. Ogni personaggio desidera qualcosa che non può avere; tutti, si muovono spinti da un sentimento, senza il quale non potrebbe esistere nessun movimento, nessun viaggio.

Matteo (Giorgio Pasotti) è un poliziotto con un segreto e un peso che si porta dietro da nove lunghi anni. Assia (Nina Torresi) è una giovane studentessa che sogna il grande amore e poi c'è Enrico (Gianfelice Imparato) che deve superare la crisi lavorativa e si ritrova cacciato dal locale di cabaret dove si esibisce da sempre. Cosa li accomuna? Un incidente in autobus che cambierà le loro vite, e farà aprire un inseguimento per ragioni diverse, tra i tre personaggi: come andrà a finire? Nottetempo, firmato Francesco Prisco, cerca di portare a modo suo, una sua versione e sorta di "Drive" all'italiana. Il tentativo non è proprio totalmente riuscito ma il film è molto buono, raggiunge dei livelli lodevoli in termini di scrittura, direzione per quello che riguarda la regia, dove spiccano un Gianfelice Imparato bravissimo, insieme ad un Giorgio Pasotti nel ruolo di un poliziotto ambiguo che ha sempre zone d'ombra e non si capisce esattamente se sia un personaggio positivo o negativo, casomai certamente dai tratti psicopatici. Per quel che riguarda la Torresi, avremmo voluto vederla un po' più in forma e meno schiava, specialmente dei ruoli drammatici, del difetto tutto molto italiano dell'enfatizzare un po' troppo il tipo di ruolo. E' un film con una trama lineare che presenta anche un forte colpo di scena Nottetempo, ambientato tra Napoli e Bolzano, anche se per quel che riguarda Napoli come lo stesso Prisco afferma, di Napoli si vede poco mentre più evidente è Bolzano, vuoi anche per il tipo di città caratteristica che è a livello architettonico. Il che non significa disprezzare il Sud a favore del Nord. Probabilmente la scelta è stata fatta per esigenze di regia e trama. Sulla sceneggiatura: il problema di quello che era un bel piccolo noir italiano è il finale, che meritava forse un apparato più solido in fase di scrittura; tutto sommato è comunque un ottimo film per la media italiana, che insieme a produzione molto diverse come "Smetto quando voglio", mostra chiari segnali almeno di una nuova fase per il cinema italiano.

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