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9/10

Luci della ribalta regia di Charlie Chaplin

Drammatico
recensione di Gloria Paparella

A Londra, alle soglie della Prima Guerra Mondiale, un vecchio clown alcolizzato incontra una giovane ballerina, reduce da un tentato suicidio. L’amicizia e l’affetto che nascono tra i due aiutano la ragazza a ritrovare fiducia in se stessa e nella sua arte.

Ultimo film “americano” di Chaplin, Luci della ribalta ricostruisce con accurata attenzione l’ambiente del music hall inglese di inizio secolo, in cui si muove il decaduto attore Calvero (Charlie Chaplin), un comico che non riesce più a far ridere nessuno. Insieme a lui, Terry (Claire Bloom), una donna bisognosa d’aiuto, caduta nell’infelicità a causa della disperazione, ma che grazie all’aiuto di Calvero la riesce a sconfiggere. Il “miracolo” per cui la ragazza riprende a camminare è la sua conquista di fiducia in se stessa e nel senso della vita; Terry ottiene così il ruolo di prima ballerina a teatro, trovando il successo personale che prima mancava.

Il tema del teatro e della vita sono fondamentali: infatti, il trionfo sulla scena della giovane coincide con la caduta, e poi la morte, del protagonista maschile, per cui il teatro era tutto, l’unica forma di espressione e simbolo dell’eterna giovinezza. Ma alla fine, la sconfitta del protagonista viene rovesciata in vittoria, con la sua ultima esibizione a teatro davanti ad un folto pubblico che non smette di ridere ed applaudire il comico.

Luci della ribalta è il racconto di questo doppio filo: vita e morte. Tanto che la trama lascia in secondo piano la parte comica (i numeri di Calvero) e si articola fondamentalmente sulla rivelazione del pathos e del melodramma. Anche la musica (composta dallo stesso Chaplin e vincitrice di un Oscar postumo nel 1972) ricopre un ruolo significante, a sottolineare non solo il motivo coreografico del film, ma anche il sentimento, che spesso lascia spazio al sentimentalismo andando a contrastare con l’elemento privilegiato da Chaplin, ovvero l’ironia.

Chaplin riesce a condensare in questo film tutti i temi cari al suo pensiero (vita, felicità, umanità, dignità), facendoli oscillare tra i due opposti: cuore e mente, un enigma ancora irrisolto. Con le lezioni di vita impartite dal suo personaggio, Charlie Chaplin crea un capolavoro, capace di far sorridere e commuovere, poetico e struggente, frutto della classe di un maestro.

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