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7/10

Sara' il Mio Tipo? regia di Lucas Belvaux

Commedia romantica
recensione di Davide Figliolini

Sarà il mio tipo è una delicata storia d'amore tra un riflessivo professore di filosofia e una sorridente parrucchiera. Il loro incontro sarà del tutto casuale, ma intenso. La differenza di carattere nonché quella di pensiero metteranno in difficoltà quella che viene comunamente chiamata "coppia"?

Tratto dal romanzo "Non il suo tipo" di Philippe Vilain, il regista nonché sceneggiatore Lucas Belvaux cerca di mettere a nudo gli impercettibili frammenti, desideri e dubbi amletici che inondano le relazioni sentimentali. Lui è Clement. Un giovane professore di filosofia di Parigi che viene trasferito suo malgrado ad Arras, una tranquilla cittadina della Francia. Qui incontrerà lei, Jennifer, una frizzante parrucchiera del posto. Due diversi modi di vivere e vedere la vita. Lui scrive di filosofia e legge Kant, lei ama il gossip, adora i film di Jennifer Aniston che Clement nemmeno conosce e ha un figlio piccolo che ama moltissimo. Entrambi soli sentimentalmente, dal momento in cui Clement entra nel salone dove lavora Jennifer, viene attratto dalla sua spontaneità e da quella naturale bellezza che contraddistingue la parrucchiera. Le scene del corteggiamento scorrono ingenue e naturali. Ironiche quando le passioni e il diverso modo di guardare la vita si scontrano e si legano in dettagli trasparenti, cristallini. Totalmente veri. Il sorriso è dietro l'angolo e tutto all'inizio, come sempre, sembra andare a vele spiegate. Lei lo adora per il suo modo apparentemente profondo di osservare la vita, lui viene calamitato nell'altro polo della realtà: quello quotidiano, sincero, fatto di parole semplici. Questa esplosione si traduce in passione spigliata, genuina. Tuttavia dopo il primo periodo arrivano le contrapposizioni evidenti. Lei fra discorsi e caffè, ha chiaro in testa che non vuole più rapporti che durano dall'alba al tramonto, ma vuole costruire e progettare un futuro concreto insieme a Clement. Quello fatto di promesse d'amore, di oroscopi e devozione. Quest'ultimo invece trascorre la sua vita fra i suoi pensieri contorti o semplicemente egoisti, che apparentemente sembrano quello di un uomo pieno di vita, ma in realtà solo amorfi sentimentalmente. L'uomo che non vuole figli, quello che è entrato talmente troppo nel suo mestiere che non riesce più a liberarsene. Quello che crede di avere pieno controllo dell'amore e di tutto il resto. Tutto questo straborda. E nel momento della verità il signor "so tutto" diviene il signor "non lo so". Tuttavia c'è da dire che Lucas Belvaux riesce nell'intento reale seppur anacronistico di mettere in risalto le situazioni sentimentali. Non mette in evidenza la differente cultura dei due soggetti, ma se lo fa, è perché è il conseguire fluire delle situazioni, eventi che non puoi cambiare o trasformare. Le persone non cambiano, ma vogliono far cambiare. Per meglio dire: Belvaux cerca, anche se probabilmente non ci riesce del tutto, di non schierarsi. C'è chi si vede ritratto in Clement, il quale crede nei rapporti liberi, privi di interesse sostanzioso, ma comunque rispettosi nel loro credo; chi invece vive i drammi di Jennifer, perdutamente innamorata, ma nello stesso tempo tenace. Capace di volare, anche senza le tanto sospirate ali.

Per quanto concerne gli attori, Emilie Dequenne in arte Jennifer è straordinaria veramente. Sembra di conoscerla una donna così. Imprudente e semplicemente candida. La dolcezza della porta accanto. Loic Corbery è perfetto nel ruolo dell'affascinante giovane filosofo saccente. Obbedisce alla sceneggiatura. Ma non dà quel qualcosa in più che ci regala in termini di sguardi la sua co-protagonista.

E' un film nuovo da un certo punto di vista. Soprattutto perché tutta l'attenzione registica è negli sguardi, nei discorsi d'amore e nei respiri. La sceneggiatura è nelle parole attenta, anche perché è alla base del film stesso. Il suo punto di forza. Condito da primi piani ardenti, a tratti per lo spettatore soffocanti. Di voglie espresse ed inespresse. Non è "una" storia d'amore. E' "la" storia d'amore tra Clement e Jennifer. Una delle più belle degli ultimi anni. E non per l'emozione che crea il film stesso, ma per le infinite domande vere che si pone, andando a turbare "sinceramente" lo spettatore nel bene o nel male. Dove non riesce del tutto è nel finale e negli obbiettivi. Alcuni raggiunti, altri solamente ben indirizzati. Un film da sorseggiare.

 

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