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6/10

E' Nata una Star? regia di Lucio Pellegrini

Commedia Italiana
recensione di Giulia Colella

Lucia crede che suo figlio Marco non abbia nessun particolare talento, scoprirà di sbagliarsi trovando un film porno con una ben nota faccia in copertina nella cassetta postale.

L’italiano medio è abituato a concludere la propria settimana con la notizia ‘balenga’ di Luciana Littizzetto, generalmente una news a sfondo sessuale. Definire balenga la trama del nuovo film di Lucio PellegriniÈ nata una star?” non risulta inappropriato e non sorprende che la scelta della protagonista femminile sia ricaduta sulla più dissacrante tra le comiche italiane. Quello che stupisce è che l’idea di trarre un film dall’omonimo racconto di Nick Hornby sia venuta proprio a Luciana Littizzetto, che s’impone come vera mente creativa del progetto, dando anche un contributo nella scelta di Rocco Papaleo nel cast, ma manifestando nel contempo l’umiltà di affidare gli aspetti tecnici ad un team di professionisti di tutto rispetto.

Lucia si è ormai arresa alla desolante idea che suo figlio sia privo di ogni qualsivoglia talento ed ambizione. Marco infatti arranca nella scuola alberghiera, dove studia per diventare cuoco, non riuscendo però a preparare pietanze commestibili (la cucina è il luogo dove metaforicamente si esprime il disordine mentale del ragazzo) ed appare altrettanto impacciato in tutti i campi della sua vita. Ciò che Lucia non può sapere è che suo figlio ha deciso di mettere a frutto una sua particolare dote fisica, interpretando il protagonista di un film porno. Scoprirlo e doverlo comunicare al marito Fausto (l’azzeccato e divertentissimo Rocco Papaleo) farà capire ai due personaggi che i propri figli non si conoscono mai abbastanza e che alla fin fine tutte le situazioni vanno affrontate per il verso giusto.

Trasportare un racconto o romanzo su pellicola non è mai un processo semplice, ma diventa un’impresa a dir poco ardua se libro e film nascono da contesti culturali molto diversi. L’elemento che forse viene maggiormente reinterpretato dagli sceneggiatori è la figura paterna, che si connota dei tratti tipici del meridionale nostrano e si adatta a Rocco Papaleo, che in questo modo ha l’opportunità di sfruttare al meglio la sua particolare fisicità e può mostrare una reazione più vivace e spontanea, contrapposta a quella del personaggio di Lucia. Per il resto la sceneggiatura ripercorre fedelmente il racconto di Hornby, soprattutto nei dialoghi, sicuramente spigliati e brillanti, ma che forse sono troppo radicati nel concetto di british humor per suscitare la completa ilarità dello spettatore italiano medio.

Il tema giovanilistico e di incontro generazionale non è nuovo nella letteratura di Nick Hornby, che nel 1998 scalò le classifiche di vendita col suo originale best - seller “About a boy - Un ragazzo”, diventato nel 2002 una tra le più brillanti commedie inglesi degli ultimi anni, senza dimenticare la sceneggiatura di “An education” del 2010, scritta proprio da Hornby. Le situazioni improbabili che attraversano la vita dei personaggi rappresentano la cifra stilistica di questo autore, per il quale la solitudine e l’incomunicabilità possono essere superati attraverso il passaggio dal caos all’ordine.

Che si tratti di una giovane con forti ambizioni, oppure di un adulto ricco ma senza lavoro o amici, un altro elemento narrativo è la scoperta delle proprie possibilità. Pietro Castellitto (Marco), con la sua fuga quasi ariostesca ed attraverso la disarticolazione delle pose, sa manifestare la sua inadeguatezza in una società che impone il talento, ma permette di raggiungere la fama senza compiere alcuno sforzo e sfruttando tutti i canali possibili.

Il pregio di “È nata una star?” rimane quello d’essere una commedia godibile che apre lo sguardo aldilà dei confini nazionali.

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