Grimsby - Attenti a quell'altro regia di Louis Leterrier
Commedia DemenzialeUn agente segreto appartenente ai Black Ops inglesi è costretto ad allearsi con il fratello hooligan per via di un nuovo, delicato incarico. I due non sono in contatto ormai da tempo, ma la fuga che li attende diventerà un modo per riavvicinarsi.
Sacha Baron Cohen torna lasciandoci l’asciutto in bocca, e non per le bocche aperte dalle troppe risate, ma per la mancanza di gusto in un susseguirsi di scene la cui parola disgustose non basta a descriverle. Linguaggio e scene troppo sporche vi accompagnano a personaggi sciapi e privi di carattere. Solo Mark Strong, forse, si salva nel marasma di genitali violati e ironia mancata. Cohen si rende irritante e opaco sin solo dal modo di parlare, ma ciò che lascia più sbalorditi è il vorticoso tentativo di voler essere irriverente e politicamente critico per risultare alla fine unicamente eccessivo. A regnare sovrano tuttavia, non è solo il non sense generico che aleggia per tutto il film come una nebbia perenne, ma la commistione ibrida di action e commedy condita con il filo rosso della fratellanza che altro non crea se non confusione e una pioggia di domande alle quali è difficile dare risposta.
Climax fintamente glorioso e per questo sciatto e patetico si ha nel finale, quando il film arriva alla sua era glaciale in un discorso pseudo patriottico e profondo, per poi portare alla conclusiva unione dei due fratelli. Banale quanto raccapricciante.
Una nota interessante la segna l’alternanza tra soggettive e inquadrature d’insieme, seguendo il trend videogioco. Scelta interessante che tiene quanto meno il film sul filone spy story.
Grimsby in tutti i suoi no e nelle sue lacrime si può dire, tuttavia, vesta distintamente il suo sbrindellato abito come fatto su misura.
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