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8/10

M.A.S.H. regia di Robert Altman

Commedia
recensione di Valerio Zoppellaro

Il capitano medico 'Occhiodifalco' Pierce raggiunge il Mobile Army Surgery Hospital nei pressi di un campo di battaglia in Corea. Qui trova subito amicizia e solidarietà nei colleghi McIntyre e Forrest grazie anche al blando comando del colonnello Henry Blake che tollera senza difficoltà le loro trasgressioni che non ledono però il loro impegno di chirurghi da campo che quotidianamente debbono confrontarsi con la morte.

M.A.S.H. è un film storico, precursore di centinaia di commedie dissacranti, sviluppatesi dagli anni ’90 in poi con minori idee e minor senso dell’ umorismo. . Tratto dal romanzo di Ring Lardner Jr , l’ opera dà un messaggio non convenzionale, dimostrando come la beffa possa andare oltre le gerarchie e oltre tutto ciò che di drammatico ci può accadere intorno. Il canto iniziale "Un uomo coraggioso un giorno mi chiese/di rispondere a domande chiave/Bisogna essere o non essere/e io risposi: 'Oh, perché lo chiedi a me?'/Il suicidio non è doloroso/offre molti cambiamenti/e io posso prendere o lasciare come voglio', con le immagini di corpi martoriati e trucidati che arrivano presso il reparto Mash (acronimo di Mobile Army Surgical Hospital, unità mobile di chirurgia dell’ esercito americano, chiusa nel 2006) rappresentano nel miglior modo possibile l’ amara satira dell’ opera di Robert Altman.

 Nonostante ciò M.A.S.H non può essere definito un film di guerra, visto che non ci sono scene di combattimento, e nemmeno un film antimilitarista, vista la professionalità con cui i protagonisti svolgono la loro mansione. Non centra nulla con America Oggi, in cui Altman offrirà  uno sguardo introspettivo sull’ America degli anni ’90. M.A.S.H invece è una farsa sui generis, è la realizzazione dei titoli di coda, ovvero un film proiettato ai soldati per far loro credere che la guerra è un posto dove ci si può divertire. In realtà il regista ci mostra come dietro ogni potere c’ è una debolezza, dietro ogni debolezza un ricatto e dietro ogni ricatto una possibile burla. Definito come uno dei più grandi film comici della storia, arriva alla fine un po’ a corto di idee nonostante il regista sviluppi ogni parte nel miglior modo possibile. Altman non risparmia nessuno dei pilastri della cultura americana, riducendo ad una mera presa in giro la fedeltà all’ esercito, il potere dei suoi componenti e anche il football americano, sport nazionale. A tratti surreale,  caratterizzato da colori sbiaditi e da un linguaggio estremamente volgare per l’ epoca, ebbe come ulteriore elemento provocatorio una parodia de “L’ Ultima Cena” di Leonardo per celebrare il suicidio del dentista play boy. Stupenda prova di Donald Sutherland in un ruolo comico e notevole la colonna sonora,  M.A.S.H ebbe un grandissimo successo di pubblico e  vinse in tutto 33 premi, tra cui la Palma d’ Oro a Cannes e l’ Oscar per la migliore sceneggiatura non originale  a Ring Lardner Jr., che si dichiarò comunque scontento per come era stato stravolto il suo romanzo. A distanza di anni un cult movie a tutti gli effetti

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