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2/10

Neighbors (Cattivi vicini) regia di Nicholas Stoller

Commedia
recensione di Gloria Paparella

Mac e Kelly vivono in un quartiere tranquillo fino all’arrivo di Teddy e della confraternita Delta Psi Beta che sconvolgeranno la pacifica vita del vicinato.

Se negli anni Cinquanta la “commedia americana” era esempio di freschezza e di divertimento spontaneo, oggi possiamo altrettanto affermare che sta avvenendo un graduale decadimento del genere, per colpa (in gran parte) di registi e sceneggiatori, oltre che dei produttori che decidono di finanziare tali pellicole: in Cattivi vicini la scelta di Nicholas Stoller e di Brendan O’Brien e Andrew J. Cohen è quella di puntare alla volgarità e alla banalità sia della trama che dei dialoghi, al limite dell’udibile.

Mac (Seth Rogen) e Kelly (Rose Byrne) sono genitori della piccolo Stella e vivono felicemente fino all’arrivo di una confraternita che si trasferisce proprio nella casa vicina alla loro. Se Rogen assomiglia molto al marito fannullone e fumatore di erba che vuole rappresentare, la Byrne, invece, centra poco con la mamma sexy che intuisce diversi piani per depistare i nuovi vicini. Ma, al di là delle singole interpretazioni, in generale, l’immagine che viene data di questi due genitori, i quali lasciano addirittura da sola in casa la bambina per introdursi furtivamente alla festa allucinogena della confraternita, è assolutamente di cattivo gusto e non realistica. Come di cattivo gusto sono le battute dei personaggi, disgustose e deprimenti, tanto che anche ad un pubblico adulto risultano irritanti e fastidiose. Meno colpe hanno Zac Efron e Dave Franco (Teddy e Pete), nella parte dei fisicati Presidente e Vicepresidente della confraternita che pensano unicamente a ciò a cui pensa un ventenne californiano: a divertirsi (ci limitiamo a questo).

Se l’obiettivo del film era quello di esaltare un sentimento importante come l’amicizia fraterna o di trattare una decisione fondamentale per i giovani, cioè il “cosa farò da grande?” (Efron diventa modello per una catena di abbigliamento), purtroppo ciò non avviene, perché volgarità e riferimenti espliciti al sesso prendono il sopravvento: Cattivi vicini manca sostanzialmente di ciò che costituisce una commedia, ovvero battute brillanti, umorismo sottile e un perfetto equilibrio tra dialoghi ed azione. Il film, piuttosto, è un esempio di film da non fare, non produrre e non andare a vedere.

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