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7/10

Zoran - Il Mio Nipote Scemo regia di Matteo Oleotto

Commedia
recensione di Antonella Buzzi

Paolo è un quarantenne annoiato e dedito alle menzogne che trascorre le sue giornate nell'osteria del paese. Le sue abitudini subiscono una svolta quando si trova costretto a prendersi cura del nipote Zoran dopo la morte di una zia di cui non sapeva neppure l'esistenza. Sarà l'occasione per cambiare atteggiamento nei confronti degli altri e della vita.

Con toni nostalgici e agrodolci, Zoran - Il mio nipote scemo porta sullo schermo una storia di ordinaria follia, popolata da personaggi improbabili, ma non per questo meno reali, che occupano le osterie dei paesi che tutti in un modo o nell'altro abbiamo frequentato.

L'osteria, infatti, rappresenta il luogo di ritrovo di anime allegre e tristi allo stesso tempo, che conducono una vita piena di amarezze ravvivata grazie al vino.

Tra queste persone c'è Paolo, un quarantenne gretto e ignorante, con una vita alle spalle completamente sfasciata e che ha trovato nel bere un passatempo e al contempo uno sfogo alla sua inettitudine.

Paolo è una persona come tante, che sa essere assolutamente falsa e bugiarda, ma anche tremendamente vera e onesta. E' una persona che sfrutta tutto ciò che gli altri possano offrirgli fino ad esaurirne l'ultima goccia di pazienza e senza provare nei loro confronti la minima gratitudine. Nella vita di Paolo che si trascina ogni giorno sempre uguale e senza svolte, arriva Zoran, un sedicenne timido e imbranato, che parla solo un incerto italiano imparato sui libri e che non può non mettere in crisi tutte le sue certezze. Zoran è l'opposto di Paolo: sensibile ed educato, ha ricevuto dalla vita solo pugni in faccia. I due inevitabilmente si scontrano, ma dal confronto ognuno dei due esce rinnovato.

Il film non si lascia sconvolgere dall'elemento tragico presente nella vita dei protagonisti, ma con il sorriso sulle labbra ne racconta senza compiacimento le personali stranezze. E' come se, gettando un occhio su vite normali e tristi, si fosse concesso per riderci su un buon bicchiere di vino.

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