R Recensione

8/10

Il sapore del successo regia di John Wells

Commedia
recensione di Gloria Paparella

Lo chef Adam Jones aveva tutto; e l'ha perduto. Rockstar dei fornelli da due stelle Michelin e dalle pessime abitudini, l'ex enfant terrible della ristorazione parigina era famoso per l'improvvisazione estrema alla continua ricerca del brivido nella creazione di esplosioni di gusto. Per aprire un suo ristorante e guadagnare l'inafferrabile terza stella Michelin avrà però bisogno del meglio del meglio dalla sua parte, compresa la bella Helen.

Il cibo è diventato ormai un elemento fondamentale del nuovo “lifestyle”. I palinsesti televisivi trasmettono ogni variazione possibile di show gastronomici con prestigiosi chef stellati e portate dal gusto ricercato e presentazioni impeccabili. La cucina è al centro della vita domestica, sono aumentati i mercati biologici, i libri di cucina sono diventati l’equivalente moderno dei coffee book e gli chef sono considerati delle rockstar. In realtà, Il sapore del successo parla di cucina ma non solo, anzi la cucina fa più da sfondo al percorso di crescita personale del protagonista Adam Jones, lo chef due stelle Michelin dal passato oscuro, che al primo impatto non suscita grande simpatia, ma avendo il volto di Bradley Cooper, il cattivo ragazzo riesce a catturare interesse. Dopo aver perso tutto a causa del suo atteggiamento da rock star, Adam decide di ricominciare da zero ed aprire un ristorante a Londra, circondato da uno staff di prim’ordine da cui pretende la perfezione. L’obiettivo: far ottenere al suo ristorante la terza stella Michelin. Ma quello di Adam è un percorso difficile, la sua lotta per diventare una persona matura ed equilibrata viene interrotta da alcuni errori del passato che si ripresentano di continuo e abbandonare le proprie ossessioni (prima fra tutte quella di ricercare la perfezione in cucina e negli esseri umani) per compiere un passo importante verso un’altra direzione risulterà complesso. Ad aiutarlo c’è però Helene (Sienna Miller), una giovane ma eccellente cuoca, anch’ella con una vita difficile (madre single, senza tempo da dedicare alla figlia) che entra a far parte della brigata di Jones, diventandone la paladina.

La sceneggiatura di Burnt – Il Sapore del Successo è firmata da Steven Knight, già autore di Amore, Cucina e Curry, mentre dietro la macchina da presa troviamo John Wells, noto show-runner di serie tv di successo e regista de I Segreti di Osage County. È incredibile come il regista riesca a ritrarre in maniera realistica e accurata il carattere estremamente fisico di questo mondo: più che in una cucina di un prestigioso ristorante, sembra di ritrovarsi in un campo di battaglia, in cui gli chef sono ricoperti da tagli, ferite e ustioni. L’attenzione ai particolari sicuramente dovuto alla presenza sul set di Marcus Wareing, chef stellato e presentatore di Masterchef Uk, che ha ideato decine di piatti dando l’impressione di trovarsi in una vera cucina.

Dopo averli ammirati in American Sniper, la coppia Cooper-Miller ritorna sullo schermo e funziona benissimo: l’arroganza e talvolta la durezza del protagonista vengono ammorbiditi dalla dolcezza di Helene. Entrambi i personaggi hanno bisogno l’uno dell’altra e l’amore per la cucina li porterà ad unirsi nella vita privata.

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ludo322@virgilio.it alle 20:09 del 29 novembre 2015 ha scritto:

devo confessare di non essere un'amante di film sulla cucina o dei reality tipo master chef ma tutte le recensioni che ho letto mi hanno davvero incuriosito, perché non c'è un giudizio univoco: si passa dall'inguardabile al film davvero gustoso. Forse il vero giudizio lo potranno dare solo gli spettatori, se state decidendo se andare a vederlo oppure no, vi consiglio anche questa recensione:

http://lifestylemadeinitaly.it/il-sapore-del-successo-un-film-e-una-recensione-tutti-da-gustare/