R Recensione

4/10

Loro Chi? regia di Francesco Miccichè, Fabio Bonifacci

Commedia
recensione di Davide Figliolini

David, 36 anni e un'unica ambizione: guadagnare la stima del presidente dell'azienda in cui lavora, ottenere un aumento di stipendio e la promozione da dirigente. Finalmente la sua occasione sembra arrivata: dovrà presentare un brevetto rivoluzionario che gli garantirà la gloria e l'apprezzamento inseguiti da sempre. Ma in una sola notte l'incontro con Marcello, un abile truffatore aiutato da due avvenenti socie, cambierà il corso della sua vita. David perde tutto: fidanzata, casa e lavoro e per recuperare dovrà imparare l'arte della truffa proprio da colui che l'ha messo nei guai.

 

L'esordio alla regia cinematografica di Francesco Miccichè e Fabio Bonifacci non è uno dei migliori. Scritto da quest'ultimo, sceneggiatore di diverse commedie, Loro chi? appare da subito come un film disconnesso. David, interpretato da Edoardo Leo ha l'occasione finalmente di guadagnarsi un bel posto di lavoro e di farsi ben volere dal suo capo, tuttavia rinunciando al suo grande sogno, cioè quello di fare lo scrittore. Abbandonati i sogni si getta totalmente nella promozione di un nuovo prodotto di pulizia apparentemente miracoloso sponsorizzato appunto dalla sua azienda. Tuttavia al grande giorno David non andrà mai, perché cadrà nelle grinfie di Marcello (Marco Giallini), il quale lo trufferà in maniera sorprendente.

L'idea e il soggetto sono buoni (il tema dalla truffa, degli intrecci inspiegabili e imprevedibili hanno spesso funzionato), ma la sceneggiatura appare sfaldata, nevrotica. Un film di impronta americana, ma che della spavalderia d'oltreoceano non ha nulla. Se non la capacità attoriale universale di Marco Giallini, il quale sembra l’unico interprete veramente “dentro” al film, e un buonissimo montaggio: giovane e fluido. In coerenza con un periodo storico che vede in questo tipo di tecnica un’importanza sempre maggiore, quasi al pari con la fotografia. Quasi. Per quanto riguarda quest’ultima (la fotografia), in questo film, non esiste. Edoardo Leo, dopo il successo di Noi e la Giulia, film con ottime credenziali per il cinema italiano, si mostra invece troppo innocuo, incerto da una sceneggiatura che non lo premia. Forse è meglio che torni a girarseli da solo i film. Sicuramente ci potrà regalare qualcosa di veramente buono. Come ha già dimostrato in passato.

Un film che tra l’altro di vere risate ne fa fare poche, per quanto l’aspettativa delle innumerevoli pubblicità porti fuori strada. Decisamente fuori strada. La commedia è vero che ha insito in sé una promiscua incredulità di fondo e una finzione discriminante. Ma qui è davvero lancinante. Dà quasi fastidio questo senso di inutilità del film, in quanto non emoziona e non diverte. Nel film vengono sfruttate inoltre delle figuri femminili, le aiutanti di Marcello, solo per dare peso ad una scena: quella sulla spiaggia. Con l’obiettivo di attirare qualche facile visiva sessualità. Di fatto nella trama, nonostante una leggera intenzione, non danno nulla. Bellissime e bravissime, ma cosa danno al film?

L’idea è buona, ma sviluppata decisamente male. La coppia Giallini-Leo in questo film non funziona, non tanto per colpa loro, ma per il film che risulta davvero frivolo, appiattito da una sceneggiatura languida e da una fotografia inesistente. Cosa ti aspetti da un film italiano? Mi dicono. Non sono d’accordo, nell’ultimo anno ci sono stati diversi lavori interessanti. Torniamo a farli. Loro chi? Meglio non cercarli. Bocciato.

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fabfabfab (ha votato 7 questo film) alle 15:49 del primo febbraio 2016 ha scritto:

Ma no dai, perché? Escono 100 commedie all'anno in Italia: 50 mettono in scena il solito conflitto nord-sud, le altre 50 cazzeggiano tra problemi familiari e corna. Qui almeno si prova a fare qualcosa di diverso. Io l'ho trovato divertente. Sulle protagoniste femminili mi taccio per non abbassare il tono della conversione.