V Video

R Recensione

9/10

Colazione Da Tiffany regia di Blake Edwards

Commedia
recensione di Antonio Falcone

Dal romanzo omonimo di Truman Capote, una commedia sofisticata incentrata sulla figura di Holly, “squillo” d’alto bordo ingenua e maliziosa allo stesso tempo e sul suo incontro con uno scrittore apparentemente cinico e disilluso che non è molto dissimile da lei. Eleganza, romanticismo ed un classico “happy end”.

New York, 5th Avenue, prime ore del mattino:un taxi si accosta al marciapiede accanto alla vetrina di Tiffany, una donna elegantemente vestita scende dall'auto, sorseggiando un caffè e addentando una brioche, con soave grazia; da quanto si può intuire attraverso gli spessi occhiali neri, la visione sembra metterla di buon umore. Holly (Audrey Hepburn), questo è il suo nome, vive in un appartamento, i pochi mobili ed una valigia in bella vista fanno intuire uno stile di vita provvisorio; nel palazzo arriva un nuovo inquilino, Paul Varjak (George Peppard), scrittore in attesa di migliore fortuna, che si fa mantenere da una ricca signora (Patricia Neal, scomparsa nell’ agosto del 2010).

Tra i due si instaura un particolare rapporto di affetto ed amicizia, entrambi affrontano la vita con candido disincanto, velato da cinismo nel primo e da una folle e spontanea allegria nella seconda, che ha in progetto di sposare un milionario, si fa mantenere da ricchi signori che le offrono cinquanta dollari “per la toilette”(così definisce le sue prestazioni) ed organizza dei party, frequentati dalla New York modaiola del tempo; inoltre, ingenuamente, fa da tramite per il boss Sally Tomato (Alan Reed), rinchiuso a Sing Sing.

Nonostante la spensieratezza e la gaia incoscienza come stile di vita, malinconia e paura di vivere sono in agguato e per scacciare le paturnie non basta fare un giro da Tiffany, specie se il passato ritorna nelle vesti del Dottor Golightly (Buddy Ebsen), veterinario di mezza età che Holly aveva sposato dopo essere stata accolta in casa sua insieme al fratello; il marito vorrebbe che tornasse a casa, ma lei, pur dimostrando affetto e riconoscenza, rivendica la sua scelta di non appartenere a nessuno. Paul, innamorato di lei, ne asseconda le bizzarie, lascia l'amante, si rimette a scrivere, cercando di fare ordine nella sua vita e in quella di Holly, ma questa è intenzionata a sposare un milionario brasiliano, che, per paura di uno scandalo, la lascerà una volta scoperti i traffici di Sally Tomato.

Holly è decisa a partire ugualmente per il Brasile, è in taxi insieme al suo gatto senza nome e a Paul, che l'accusa di nascondersi dietro una falsa sicurezza, quando l'unica possibilità di essere felice è innamorarsi e “appartenere” a qualcuno; in pochi minuti, prima il micio e poi Paul sono fuori sotto la pioggia scrosciante, Holly ha un ripensamento, scende dal taxi alla ricerca del gatto che ritrova in un vicolo; anche Paul è lì, pochi sguardi e tutti e tre si abbracciano, ora potranno essere felici.

Tratto da un racconto di Truman Capote,che lo sceneggiatore George Axelrod usa come traccia, cambiandone il finale in un classico happy end, il film punta più sul glamour che sulla spregiudicatezza della protagonista; l'abile regia di Blake Edwards aggiorna la sophisticated comedy con sapide e ben bilanciate dosi di ironia, emotività, romanticismo, dirigendo con sagacia una divertente e divertita Audrey Hepburn e un George Peppard perfetto nel ruolo di sarcastico disilluso. Bella anche l’interpretazione offerta dalla Neal, un misto di disincanto e sottile ironia, mentre Mickey Rooney appare nel ruolo di Yunioshi, un giapponese condomino dello stabile.

Due premi Oscar nel 1962: migliore colonna sonora (Henry Mancini) e migliore canzone (Moon river, Mancini-Mercer).

V Voti

Voto degli utenti: 8,5/10 in media su 2 voti.

C Commenti

C'è un commento. Partecipa anche tu alla discussione!
Effettua l'accesso o registrati per commentare.

dalvans (ha votato 8 questo film) alle 16:49 del 12 ottobre 2011 ha scritto:

Buono

Buon film