V Video

R Recensione

5/10

Ma Che Bella Sorpresa regia di Alessandro Genovesi

Commedia
recensione di Davide Figliolini

"Ma che bella sopresa" narra le vicende di Guido (Claudio Bisio), romantico professore di letteratura ad un liceo di Napoli, il quale viene lasciato dalla sua fidanzata storica Anna (Anna Ammirati) che fugge incinta con un altro uomo. Guido disperato d'amore sogna incosapevolemnte di avere una relazione perfetta con una donna imamginaria, Silvia (Chiara Baschetti). A fargli da mentore e da grillo parlante c'è il suo migliore amico Paolo (Frank Matano). Lui, insieme ai genitori di Guido (la coppia Vanoni-Pozzetto), avranno l'arduo compito di farlo tornare nel mondo reale. In tutto questo ci sarà l'inaspettato incontro con Giada (Valentina Lodovini), anche lei malata d'amore, ma l'unica donna reale-vera che saprà riaccendere il cuore e la vita di Guido.

Ispirata al film di successo brasiliano del 2009 "A Mulher Invisivel", la commedia "Ma che bella sorpresa" (ritrattata su tanti aspetti dall'originale) riscritta da Alessandro Genovesi insieme a Giovanni Bognetti e Claudio Torres, narra la storia tragicomica di Guido (Claudio Bisio). Siamo a Napoli, dinnanzi ad un professore di letteratura, eterno sognatore, romantico, il quale porta ogni giorno dei fiori diversi alla sua amata e, per non farsi mancare nulla, gira anche in bicicletta le viuzze e i contorni della bellissima Napoli. Tuttavia, Anna (Anna Ammirati) di tutto questo buonismo romantico è stanca e improvvisamente lo lascia per un altro uomo. Storia pressoché banale, lo stereotipo della donna che preferisce il cosiddetto bello, ma dannato, è cosa vecchia sicuramente. La scena in sé non è brutta, ma non fa ridere. Lei è addirittura incinta. Va via con un uomo belga, l'unico a tenere i fili della commedia è l'amico Paolo (Frank Matano), il quale incurante dei problemi della coppia in frantumi ha delle uscite ironiche semplici, ma comunque non convincenti fino in fondo. Guido è depresso. Prima chiama i suoi genitori in una scena che potremmo definire "riuscita" per l'aspetto paradossale: lui agognante d'amore da una lato. Dall'altro i suoi genitori intenti a fare di tutto tranne che ascoltare il proprio figlio, anzi, la mamma (Ornella Vanoni) declama più volte che Anna era comunque una poco di buono, mentre il papà (Renato Pozzetto) rimane più distaccato e ottimista. Successivamente Guido sogna di avere una relazione con la donna perfetta Silvia (Chiara Braschetti), la donna dei suoi sogni. Esperta di calcio tifando Milan, sempre sexy e provocante e con la mielosa situazione di avere continuamente gli stessi gusti e gli stessi interessi. Con l'unico problema che lei non esiste, è inconsistente come la consapevolezza del povero Guido. Le scene scorrono senza annoiare, ma comunque rimangono assai prevedibili. Una delle scena più divertenti è quando Paolo, il suo migliore amico, viene a sapere casualmente di questa storia immaginaria così che avverte i genitori i quali piombano velocemente a casa di Guido per comprendere meglio ciò che stava succedendo al proprio figlio. Si susseguono momenti che non fanno ridere per le battute in sé, ma per la situazione paradossale che tutta la finzione mette in risalto. Affiorano momenti di panico e momenti di comicità sostenuta dalle facce di Paolo e dei suoi genitori.

In tutto questo c'è anche la vicina di casa di Guido, Giada, (Valentina Lodovini) che dopo la morte del marito maschilista e padrone, è alla ricerca dell'uomo perfetto che aveva visto proprio in Guido spiandolo dalla sua cucina. Quando Guido capisce, non diciamo come, che Silvia non esiste, compare alla sua porta, proprio come l'ennesima sorpresa e proprio come Silvia, Giada. Tanto che Guido la tratta come se fosse l'ennesima donna immaginaria. Questa è un'altra scena che funziona. Anche qui non sono i tempi comici che fanno ridere, ma è il racconto in sé che ci fa scappare più di un sorriso. Nasce una guerra sentimentale tra Guido, Silvia (che ricompare spesso nella mente del protagonista per sedurlo) e Giada. Il tutto sostenuto dalla battuta facile di Paolo. Il finale è scontato e presagibile.

"Ma che bella sorpresa" è una commedia che funziona solamente a tratti. Gli attori sono credibili. Claudio Bisio riesce nel suo intento di dimostrarsi romantico, un po' distratto e affidabile nei suoi intenti sentimentali. La sua "pazzia" come un mal d'amore lo porterà in crisi, ma con sapienza di ruolo riuscirà a restituire un discreto e simpatico Guido. Frank Martano che interpreta l'amico Paolo, a parte il costume da insegnante di educazione fisica alquanto improbabile, centra l'obiettivo dell'amico simpatico, guastafeste e perennemente giocherellone. Ruolo però che rimane in realtà marginale. In apparenza c'è, ma in realtà si vede poco. Ornella Vanoni dispiace constatarlo, quasi meglio di suo marito Renato Pozzetto. L'avremmo sfruttata di più la potenza comica dell'espressività del mito Pozzetto. Un ruolo marginale purtroppo il suo. La Vanoni invece si fa trovare pronta. Per quel che può. Chiara Baschetti al suo esordio interpreta la donna perfetta. Lo fa con tranquillità recitando però il ruolo a lei più congeniale e facile che poteva esserci. Valentina Lodovini è brava e a volte riesce ad essere bella quanto la tanto sognata donna perfetta, nella sua semplicità e voglia di lavorare con credibilità. Anna Ammirati che interpreta Anna, la fidanzata storica, ha dichiarato che voleva fare da tempo una commedia. La si vede poco, in una scena, quella iniziale, che è forse la meno riuscita. Il regista Alessandro Genovesi lavora meglio quando ci fa vedere Napoli e alcuni momenti quotidiani, spogli ed essenziali nella loro cronologia. Meno nell'impostazione dei personaggi durante gli interni, che appaiono a volte finti, sembra quasi di sentire i tessuti fittizi degli studi di cinecittà.

Si cerca attraverso la magia di navigare l'amore. In una commedia accade spesso. Tuttavia qui sembra più un lavoro forzato dalla produzione che voluto veramente dal regista e-o dagli sceneggiatori. E questo sembra tramontare anche durante le riprese, dove svaniscono i sogni e si innalza una realtà fin troppo poco fittizia quanto dovrebbe essere. Se si tratta di magia e di sentimenti che lo si faccia con più attenzione, con più spietatezza nei dettagli, negli spostamenti e negli sguardi. Rimane una commedia mediocre a tratti piacevole. Soprattutto dal duo Bisio-Matano, dal piccolo studente interpretato da Gennaro Cuomo che ci fa sorridere più di una volta e dalle canzoni adottate, che non solo ci fanno riscoprire Napoli, ma vanno anche a caratterizzare il personaggio di Guido. Un omaggio a Pino Daniele, ma non solo.

V Voti

Nessuno ha ancora votato questo film. Fallo tu per primo!

C Commenti

Non c'è ancora nessun commento. Scrivi tu il primo!
Effettua l'accesso o registrati per commentare.