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5/10

La notte che mia madre ammazzò mio padre regia di Inés París

Comico
recensione di Claudia

Durante una serata tra "artisti" c'è chi vuole una parte in un film e chi vuole che un attore famoso (diego perotti) entri nel suo cast, ma non tutto fila liscio, ovviamente.

Va detto che "il genere Almodovar" è ormai virus infettivo che può dar via a opere notevolissime (Storie pazzesche, candidato all'oscar e ingiusto non vincitore, nel 2014) ma in alcuni casi da il via solo a opere che hanno il solo scopo di far rivalutare anche i meno riusciti exploit del maestro. Ne fa parte anche questo La notte che mia madre ammazzò mio padre, farsa borghese mimetizzata -male!- da commedia nera, recitata genere filodrammatica di paese, con un setting incomprensibile (case, villoni, ma non erano tutti senza lavoro?) e con un'escalation nel non credibile che mal si unisce con la scelta di sposare la pochade comica circa a metà del suo sviluppo con un classico giallo alla Agatha Christie (ebbene si!). Diego Peretti abbastanza in forma ma indiscutibilmente fuori parte, nonostante interpreti se stesso: probabilmente un record mondiale, il resto del cast per quanto bravo e brillante ha comunque a che fare con dialoghi e direzione tutta talmente sopra le righe da dover richiedere una sospensione della credibilità tale che il film viene visto con la stessa credibilità con cui si vede una commedia di Stanlio e Ollio. Non so se l'obiettivo era questo, ma i film del caro vecchio duo erano tutti molto godibili. presuntuoso con riserve.

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