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7/10

Pinocchio regia di Norman Ferguson

Avventura
recensione di Alessandro Giovannini

Il Grillo Parlante è la voce narrante della favola: mastro Geppetto, abilissimo falegname costruttore di balocchi e marionette, ha completato la sua opera più bella: Pinocchio, un burattino-bambino cui manca solo la scintilla della vita. Vi provvede la Fata Turchina, esaudendo così il desiderio più grande del vecchio artigiano, ed eleggendo il Grillo a sua coscienza. Ma il buon Pinocchio scopre presto i mali del mondo: ingannato, venduto, schiavizzato, il nostro legnoso eroe è vittima di molti soprusi, ed impossibilitato a ricongiungersi col suo padre-creatore, finchè non lo ritrova nella pancia di un'enorme balena.

Incoraggiato dal successo strepitoso del primo film Disney insiste nei suoi ambiziosi progetti animati dando alla luce un altro classico intramontabile, basato sull'omonima fiaba di Collodi. Sebbene non introduca innovazioni particolari rispetto a Biancaneve e i sette nani, Pinocchio mostra un sensibile lavoro di perfezionamento tecnico nell'artificio dei piani multipli, nei raffinati effetti visivi atti a rappresentare scintillii ed acqua, nonchè nuove ed ardite prospettive (ad esempio la ballonzolante inquadratura soggettiva del Grillo Parlante).

In termini di scrittura il racconto appare più dinamico del film precedente, facilitato da una netta scansione episodica della storia, che offre più varietà di situazioni ed è in grado di coinvolgere maggiormente un pubblico infantile di sesso maschile grazie al suo simpatico protagonista. La struttura di racconto di formazione verte sull'assunzione di responsabilità, sul riconoscimento oggettivo di cosa sia Bene e cosa sia Male, sull'agire secondo coscienza, insomma sull'agire in modo degno di un essere umano (proprio ciò che impara ad essere Pinocchio alla fine del film).

Oltre alla pregevolezza delle animazioni e delle ambientazioni, il film ci propone una galleria di personaggi che entrano a pieno titolo nel novero dei classici: Pinocchio, Geppetto, il gatto Figaro, il pesciolino Cleo, Il Gatto e la Volpe, la Balena, Mangiafuoco, Lucignolo, sono tutti talmente ben tratteggiati da rimanere inculcati nella memoria dello spettatore. Ottima prova per lo studio Disney, che osa maggiormente anche nella rappresentazione del "lato oscuro" (gli esseri infernali del Paese dei Balocchi, la feroce Balena).

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Voto degli utenti: 8,3/10 in media su 3 voti.
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