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8/10

Kon Tiki regia di Joachim Ronning, Espen Sandberg

Avventura
recensione di Marco Aldrighi

Thor è un uomo dall'indole inquieta e, anche a costo di sacrificare il suo matrimonio, vuole realizzare a tutti i costi il sogno di affrontare l'oceano Pacifico a bordo di una zattera, il Kon-Tiki. Insieme a cinque fedeli amici, Thor parte all'avventura e segue un'antica rotta di oltre 4300 miglia, durante la quale scopre che la più grande forza della natura è quella di sopravvivenza. Attaccati dagli squali, da onde gigantesche e dalle mille insidie dell'oceano, i sei uomini faranno di tutto pur di poter toccare nuovamente terra.

Già trasportata sul grande schermo nel 1950, vincendo pure un oscar come miglior documentario dell'anno, l'avventura dell'equipaggio del Kon Tiki rivive in un film potente e d'impatto, che vi farà sognare la grande epica del cinema del passato e la magnificenza delle grandi imprese umane. Thor, esploratore e antropologo norvegese, è un uomo dall'indole inquieta e, anche a costo di sacrificare il suo matrimonio, vuole realizzare a tutti i costi il sogno di affrontare l'oceano Pacifico a bordo di una zattera, il Kon-Tiki. Dimostrando così che la colonizzazione della Polinesia poteva essere avvenuta, in epoca precolombiana, da popolazioni del Sud America. Insieme a cinque fedeli amici, Thor parte all'avventura e segue un'antica rotta di oltre 4300 miglia, durante la quale scopre che la più grande forza della natura è quella di sopravvivenza. Attaccati dagli squali, da onde gigantesche e dalle mille insidie dell'oceano, i sei uomini faranno di tutto pur di poter toccare nuovamente terra. Ispirato ad un fatto realmente accaduto, il film si muove attraverso gli stilemi classici del genere, strizzando però più volte l'occhio ai temi cardine descritti nel libro di Thor Heyerdahl. Fede, uomo e natura, sopravvivenza sono i punti centrali della pellicola, vere e proprie motivazioni dell'epopea narrata da Joachim Ronning e Espen Sandberg. Il duo preferisce non infarcire il film di colpi di scena o influenze hollywoodiane, ma piuttosto seguire una storia fluida, accesa dai pericoli del mare e della ragione, regalando così un grande affresco sul coraggio e la perseveranza umane. La bellezza di Kon Tiki risiede proprio nella sua tensione primitiva, nella capacità di sorprenderci con la forza del sapere, della curiosità. Lo spettatore è protagonista della sete di conoscenza dei protagonisti e assieme a loro si trova a vivere le insidie di un mondo antico e meraviglioso. Quanto pericoloso e sconosciuto. Il mare, per tutta la durata della pellicola, segue le azioni dell'equipaggio della zattera, sussultando alle loro scelte e increspandosi alle loro preoccupazioni. Scorrendo silenzioso al ritmo dei loro cuori. Il Kon Tiki non è il racconto di un eroe, nè il mito di un impresa impossibile. Semplicemente il ricordo di una scelta, di un agire umano. Vivo nelle correnti del mare in cui scorre, racchiuso per sempre nel mistero del sapere. Joachim Ronning e Espen Sandberg dirigono un grande film con maestria e profondità epica, aiutati da una fotografia vivace e colorata e da una colonna sonora degna del registro dei migliori Zimmer e Horner.

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Voto degli utenti: 6/10 in media su 3 voti.

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Alessio Colangelo (ha votato 2 questo film) alle 9:50 del 18 settembre 2013 ha scritto:

Dopo le innumerevoli pellicole a carattere squalesco penso che sia giunto il momento di non infierire con altre menzognere raffigurazioni di una specie sicuramente (mal)trattata dal cinema passato e odierno.

Tanto più offensiva trovo la locandina che raffigura un innocuo squalo balena come il peggiore dei mostri.

Il cinema dovrebbe seguire maggiormente i consigli di Olmi, un cinema che racconta la verità un cinema eticamente responsabile e responsabilizzato.

misterlonely (ha votato 8 questo film) alle 19:38 del 2 ottobre 2013 ha scritto:

Fantastico