V Video

A Peter Jackson

Peter Jackson

p { margin-bottom: 0.21cm; }a:link { }

Il sogno del gorilla e dell’anello. Alieni lo-fi, zombie grandguignoleschi, pupazzi erotomani, adolescenti ai confini della realtà (e oltre), il più grande regista letteralmente mai esistito, fantasmi serial killer, ragazzine che vedono l’Aldilà. Una Desolation Row che ha il punto d’incontro in un ragazzo cresciuto con la passione della stop motion: Ray Harryhausen il suo eroe, King Kong il suo film preferito. Un amore per il cinema che si è concretizzato già in tenera età, grazie alla 8 millimetri regalatagli da un amico di famiglia e con la quale, quindicenne, girò il suo cortometraggio d’esordio, The Valley.

Il prossimo 31 ottobre Peter Jackson compirà 50 anni. Mezzo secolo di passione smisurata e incondizionata verso il cinema, in tutte le sue forme. Un amore senza confini che traspare dall’ecletticità della sua filmografia, che abbiamo già – seppur implicitamente – indicato nelle prime righe. Un cinema così vario eppure allo stesso tempo così personale, forte di un’identità che non è mai venuta a meno e rimasta ben riconoscibile anche con il passaggio dal periodo neozelandese a quello hollywoodiano.

Regista che ha sempre mescolato “autorialità” e “amatorialità”, Peter Jackson, a partire dagli esordi brutti e sporchi di Bad Taste e, soprattutto, Splatters – Gli Schizzacervelli, con i quali ha portato lo splatter a livelli inediti e decisamente in avanti coi tempi, senza dimenticare quella scheggia follemente impazzita di Meet The Feebles, black comedy tra John Waters e South Park (e per questo assolutamente inclassificabile). Opere che non sono frutto, come troppo spesso succede in quegli ambiti, di una mente semplicistica e di una mano priva di talento, ma al contrario opere con una poetica ben precisa e una maturità, una volta arrivati a Splatters, pienamente raggiunta. Un’eredità, quella dei primi film, che il cinema di Jackson non abbandonerà mai e che anzi rivendicherà con grande orgoglio, tanto quanto le proprie origini neozelandesi (dove non ha mai smesso di tornare per dirigere: l’intera Trilogia dell’Anello è stata girata lì, così come, parzialmente, King Kong e Amabili Resti).

Periodo neozelandese che purtroppo non viene considerato come meriterebbe, soffocato nell’immaginario popolare e anche di buona parte di critica dallo straordinario successo della grande visione de Il Signore degli Anelli e del remake di King Kong; non vi sono solo Meet The Feebles e Splatters, infatti, tra le opere massime del regista appartenenti a quel periodo, ma anche il doppio, grande colpo di coda del Jackson “indipendente”, Creature del Cielo e Forgotten Silver.

Se il primo, presentato e accolto all’epoca molto positivamente a Venezia, anticipa Amabili Resti (con una cattiveria e un’audacia stilistica assenti nella più recente pellicola) e ha inaugurato la carriera di una delle più grandi attrici viventi, Kate Winslet, il secondo rappresenta con ogni probabilità più di ogni altro il cineasta Jackson. Certo, la trasposizione del titanico romanzo di Tolkien e il rifacimento del capolavoro di Cooper e Schoedsack rappresentano un punto di arrivo non solo per il pubblico, ma anche per Jackson stesso, che fin da adolescente aspirava a portare sul grande schermo il libro fantasy per eccellenza e dare la propria interpretazione del film, come lui stesso ha più volte ammesso, che ha fatto nascere in lui il desiderio di diventare regista. Allo stesso tempo, però, Forgotten Silver trasuda tutto l’immenso sentimento di Jackson per il cinema e la sua storia, per l’arte della finzione, dell’illusione a 24 fotogrammi al secondo, che periodicamente torna in superficie in tutta la sua potenza, come nel magnifico cortometraggio The Lost Spider Pit Sequence.

Nell’attesa che una nuova, duplice malia tolkeniana assalga le sale del globo (date annunciate: dicembre 2012 e 2013) e la considerazione critica (l’Anello ha vinto in totale 17 Oscar, 10 BAFTA e 4 Golden Globe) con The Hobbit, non dobbiamo quindi che ripercorrere le tappe di un percorso straordinario, tra i massimi del cinema contemporaneo. E lasciarsi trasportare.

Perché il grande, intimo messaggio di Jackson è che non vi è distinzione tra alto e basso, tra cinema indipendente e “ricco”, tra genere importante e frivolo. Esiste solo il cinema, quello autentico.

Che si spengano le luci, lo spettacolo comincia.

R Film di Peter Jackson

Splatters. Gli Schizzacervelli8/10

Splatters. Gli Schizzacervelli
Horror
di Peter Jackson (WingNut Films, New Zealand Film Commission, Avalon/NFU Studios 1992)

Prima di diventare famoso per la trilogia de Il Signore degli Anelli, il regista neozelandese Peter Jackson girò tra la fine degli anni '80 e i primi anni ’90 una serie di film che potremmo definire commedia horror o horror demenziale come Bad...
Amabili Resti7/10

Amabili Resti
Fantasy
di Peter Jackson (Universal Pictures 2009)

  Coraggioso ed imperfetto.   Gli equilibri di una famiglia impeccabile rotti da un tragico omicidio, la vita oltre la morte, l'anima che resta legata alla realtà materiale, la necessità di portare a compimento obbiettivi mancati in vita. Sono...
Lo Hobbit - Un viaggio inaspettato7/10

Lo Hobbit - Un viaggio inaspettato
Fantasy
di Peter Jackson (New Line Cinema, MGM, Warner Bros, WingNut Films 2012)

 Per una generazione come la mia, spesso cresciuta a pane e fantasy, Il signore degli anelli è uno di quei titoli che non può mancare nella propria libreria (o videoteca, che sia); che si trovi accanto alle Cronache di Narnia o piuttosto a quelle...
Lo Hobbit - La Desolazione di Smaug7/10

Lo Hobbit - La Desolazione di Smaug
Fantasy
di Peter Jackson (New Line Cinema, MGM, Warner Bros, WingNut Films 2013)

Il secondo episodio della saga Lo Hobbit è finalmente uscito. Le aspettative dei numerosi "tolkeniani", saranno più che soddisfatte. Il nuovo capitolo ci conduce nel pieno delle avventure di Bilbo, Gandalf e i 13 Nani in marcia verso la Montagna...
Lo Hobbit - La battaglia delle cinque armate5/10

Lo Hobbit - La battaglia delle cinque armate
Fantasy
di Peter Jackson (New Line Cinema, Metro-Goldwyn-Mayer, Warner Bros., WingNut Films 2014)

16 gli anni che complessivamente hanno tenuto occupato Peter Jackson nel realizzare le due trilogie Tolken-iane, ed ormai pregi e difetti del suo modo di fare cinema sono noti a tutti: da una parte la capacità di restituire un'epopea fantastica di...