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A Billy Wilder

Billy Wilder

Samuel "Billy" Wilder è giustamente considerato uno dei più importanti registi della storia del cinema e uno dei padri della cosiddetta "Commedia Americana", ma, come vedremo in seguito ha saputo spaziare nei più svariati generi con grande disinvoltura ed efficacia, lavorando ad Hollywood per ben quattro decadi.

Wilder nasce il 22 Giugno 1906 a Sucha, una città galiziana (situata nell'attuale Polonia) facente parte dell'allora Impero Austro-ungarico. A Vienna effettua gli studi in giurisprudenza, ma poi si appassiona talmente tanto al giornalismo e alla scrittura che si trasferisce a Berlino per scrivere sul Nachtausgabe. Famoso è un suo tentativo di intervista a Sigmund Freud, il quale però lo caccerà malamente da casa sua, scoprendo la sua professione giornalistica.

Durante il suo soggiorno berlinese inizia ad avvicinarsi al cinema, in qualità di sceneggiatore. Ed è in questa veste che collabora al film muto Menschen am Sonntag (Uomini di Domenica), una sorta di film documentario (sotto forma di commedia brillante) sulla vita nella Berlino del 1930.

Con l'avvento di Adolf Hitler, nel 1933 Wilder si trasferisce prima a Parigi (ove gira il suo primo film da regista Amore che redime, che riscuote però uno scarso successo) e poi negli Stati Uniti, proprio nel mentre sua madre e la sua famiglia muoiono nel campo ci sterminio di Auschwitz.

Negli Stati Uniti Billy riesce a proseguire la sua carriera di sceneggiatore, riscuotendo anche dei buoni successi,  soprattutto con Ninotchka (per la regia del suo Maestro Ernst Lubitsch) che ottiene la candidatura all'Oscar del 1939 per la migliore sceneggiatura. Negli anni '30 effettua importanti collaborazioni con registi del calibro di Joe May, Raoul Walsh e Mitchell Leisen, ma l'incontro più importante è quello con lo sceneggiatore americano Charles Brackett, con cui collaborerà per decenni. Nel 1941 ottiene altre due Nomination per le sceneggiature dei films La porta d'oro e Colpo di fulmine, rispettivamente ad opera di Mitchell Leisen e di Howard Hawks. Wilder è ormai giustamente considerato come uno degli sceneggiatori più importanti e duttili di Hollywood, ma nel 1942 decide di diventare anche regista dei suoi script: ed il suo esordio dietro la macchina da presa è con il film Frutto proibito (1942), interpretato da Ginger Rodgers e Ray Milland, una brillante commedia degli equivoci e dei travestimenti, futuro grande marchio di fabbrica del cinema wilderiano.

Nel 1943 gira il suo secondo film I cinque segreti del deserto, basato su un'opera teatrale di Lajos Birò, ma attualizzato alla guerra contro Erwin Rommel (quest'ultimo viene interpretato da Erich Von Stroheim, attore e regista anche lui austriaco). Questa pellicola viene ricordata dallo stesso Wilder come un importante lavoro di propaganda antinazista.

Successivamente il regista gira uno dei suoi film più celebri e idolatrati (Woody Allen per esempio lo considera tra i suoi preferiti in assoluto): La fiamma del peccato (1945), sceneggiato tra l'altro in coppia con Raymond Chandler (i cui rapporti con Wilder furono difficili, per non dire pessimi). Esso viene considerato un precursore del cosiddetto genere Noir, e Wilder ne ottiene la prima Nomination all'Oscar per la regia, oltre che un enorme successo di pubblico anche grazie alla straordinaria interpretazione di Barbara Stanwyck.

L'anno successivo è un anno trionfale per il regista austriaco che vince i primi due Oscar della sua carriera per la regia e la sceneggiatura di Giorni perduti, film sul dramma dell'alcolismo che fa molto scalpore negli Usa, poichè si nota per la prima volta un protagonista alcolista in una parte drammatica, anzichè comica.

Nel 1948 gira il Musical Il Valzer dell'imperatore con Bing Crosby, e torna in Germania per girare Scandalo Internazionale con Marlene Dietrich, una commedia ambientata nella Berlino del  devastata dalla seconda guerra mondiale.

Con l'arrivo degli anni '50, arriva per Wilder un altro immenso successo: il 1950 è infatti l'anno di uscita del capolavoro Viale del tramonto (che vinse gli Oscar per la regia, la sceneggiatura e la colonna sonora), la storia drammatica di una vecchia diva del cinema muto (magistralmente interpretata da Gloria Swanson) che si innamora di un giovane sceneggiatore squattrinato (William Golden). Successivamente il regista comincia a girare una serie di commedie di notevole successo commerciale come Sabrina (1954), Quando la moglie è in vacanza (1955, film che lanciò Marilyn Monroe come icona sexy), Arianna (1957), A qualcuno piace caldo (1959, oscar ai costumi, e prima collaborazione con Jack Lemmon, che diventerò un attore “feticcio” del nostro) e L’appartamento (1960, vincitore di ben 5 premi Oscar). È con la stesura di Arianna che Wilder inizia il grande sodalizio artistico con lo sceneggiatore I. A. L. Diamond con cui opererà fino a fine carriera. I film sopraccitati diventano tutti dei grossi successi, e soprattutto A qualcuno piace caldo è meritatamente considerata tra le commedie migliori della storia del cinema. Nel frattempo l’instancabile Billy gira pure L’Aquila solitaria (1957) che narra la prima trasvolata atlantica di Charles Lindbergh (interpretato da James Stewart), e soprattutto Testimone d’accusa, un perfetto giallo processuale tratto da un’opera di Agatha Christe, con attori del calibro di Tyrone Power, Marlene Dietrich e Charles Laughton. Con l’avvento degli anni ’60 Wilder non perde la sua verve, continuando a girare altre commedie di spessore come la critica politica del comunismo sovietico di Uno, due, tre! (1961), il suo primo film a colori Irma la Dolce (1963), Baciami stupido e Non per soldi… ma per denaro (1966), prima pellicola che contiene le grandi performance della “strana coppia” Lemmon-Matthau.

Nel decennio successivo si nota un netto calo artistico del regista galiziano che comunque fa in tempo realizzare Vita privata di Sherlock Holmes (1970), Che cosa è successo tra mio padre e tua madre? (1972), Prima pagina (1974), Fedora (1978), e il suo ultimo film Buddy Buddy (1981).

Con l’uscita di questo ultimo film Wilder si ritira dalle scene, e muore nel 2002.

R Film di Billy Wilder

Viale del tramonto8/10

Viale del tramonto
Drammatico
di Billy Wilder (Paramount Pictures 1950)

Il lato nero di Hollywood raccontato in maniera grottesca e superba da Billy Wilder, che qui dirige la sua opera drammatica più intensa e meglio riuscita: dalla sequenza iniziale via via fino all’inevitabile rivelazione del tragico destino, Viale...
L'asso nella manica8/10

L'asso nella manica
Drammatico
di Billy Wilder (Paramount Pictures 1951)

È conosciuto come “il regista della commedia americana”, ma a partire dagli anni Cinquanta Billy Wilder, che decise di diventare produttore dei suoi stessi film, caratterizza i suoi lavori nel segno della pluralità e della commistione dei toni...
Sabrina7/10

Sabrina
Commedia romantica
di Billy Wilder (Paramount Pictures 1954)

William Holden, il fratello minore David, bello e affascinante, e Humphrey Bogart, il maggiore Linus, più maturo e pignolo, si fronteggiano in un gioco che ha per posta la bellissima Sabrina, interpretata da Audrey Hepburn, in questo che è una...
Quando la Moglie è in Vacanza7/10

Quando la Moglie è in Vacanza
Commedia
di Billy Wilder (Twentieth Century Fox 1955)

“The seven year itch”: il desiderio del settimo anno, l’istinto da cacciatore sessuale che è causa delle infedeltà coniugali nei primi sette anni di matrimonio. Da qui nasce il titolo originale di Quando la moglie è in vacanza, commedia...
Testimone D'Accusa9/10

Testimone D'Accusa
Thriller
di Billy Wilder (Edward Small Productions 1957)

Agatha Christie amava ripetere che questo film di Billy Wilder, girato nel 1957, era di gran lunga il migliore tratto dai suoi lavori. Mai giudizio fu più azzeccato : un incredibile cast, composto dal grande Charles Laughton (Sir Wilfrid)...
Arianna7/10

Arianna
Commedia
di Billy Wilder (Allied Artists Pictures 1957)

Sebbene non sia il miglior film di Billy Wilder, Love in the afternoon (il titolo originale si riferisce all’orario in cui si incontrano i protagonisti) è una commedia romantica che ancora oggi fa struggere il cuore a tante appartenenti al gentil...
A qualcuno piace caldo9/10

A qualcuno piace caldo
Commedia
di Billy Wilder (Mirisch Company 1959)

Girato in bianco e nero ed ispirato ad un fatto di cronaca realmente accaduto, A qualcuno piace caldo è una pietra miliare del cinema americano e uno dei lavori più perfetti del regista Billy Wilder. Ambientato nella Chicago anni Venti, quella del...
Uno, Due, Tre!9/10

Uno, Due, Tre!
Commedia
di Billy Wilder (Bavaria Film, Mirisch Corporation, The Pyramid Productions 1961)

Un, due e tre, scattare! Ma senza battere i tacchi, che fa troppo nazista. Anzi, nei casi di emergenza va bene, anzi facciamo pure una mobilitazione generale, “come ai vecchi tempi”. Siamo a Berlino Ovest nel 1961. Il periodo è scottante, in...
Baciami, stupido !9/10

Baciami, stupido !
Commedia
di Billy Wilder (Mgm/Ua Home 1964)

E’ la commedia che segna un punto di rottura nel rapporto fra Billy Wilder e il pubblico americano: tanto perfetta nel meccanismo quanto feroce nella sostanza, fu immancabilmente incompresa dagli spettatori e oggetto di lamentele da parte della...