A Venezia 74 - The insult

Venezia 74 - The insult

Ziad Doueiri arriva a Venezia per presentarci il suo nuovo lavoro, The Insult

Ore 9.00 – Sala Grande … 

Siamo in Libano, Toni Hanna (Adel Karam) è un libanese cristiano e fa il meccanico; sua moglie è incinta, libanese anche lei. Yasser (Kamel El Basha) è palestinese, lavora come capomastro in una ditta di costruzioni edilizie e sua moglie è libanese. Un giorno Yasser si ritrova a lavorare nel quartiere dove vive Toni. I due si scontrano, a cominciare da una piccola cosa, la perdita di acqua della grondaia di Toni. A poco a poco tra i due comincia uno scontro, si aprono vecchie ferite e odi verso l’altro popolo. I pregiudizi affiorano e la lotta tra i due si infiamma sempre di più coinvolgendo tutte le persone che vivono attorno a loro per allargarsi sempre di più. 

Ziad Doueri racconta nella conferenza stampa del giorno stesso di essere partito da un’esperienza accaduta a lui personalmente per raccontare questa storia; la situazione attuale in Libano, a Beirut che ancora oggi è molto fragile. Vi sono molte situazioni di odio che riemergono ogni tanto, delle vecchie ferite che sono difficili da rimarginare completamente, e arriviamo a comprendere che voltare pagina non è sempre facile anche se è l’unica soluzione per crearci un futuro. 

La regia è sorprendentemente fluida e riesce a tenere lo spettatore fissato sullo schermo dall’inizio alla fine. Ci si emoziona e si capisce la fragilità dei personaggi; ognuno immerso nella sua dimensione, ognuno, sia Toni che Yasser vittime e colpevoli allo stesso tempo e in fondo in fondo simili tra loro. Entrambi che collocano la famiglia al primo posto, entrambi ottimi lavoratori ma questa vicenda iniziata da un piccolo screzio farà esplodere la situazione in una maniera inattesa. 

Il sottotitolo che Doueiri ha scelto per il film è “words change everything” ovvero “le parole cambiano tutto”. Trovo che sia veramente azzeccato per il film e se ne avrete l’occasione vi suggerisco la sua visione.

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