A The Young Pope - Episodi 3 e 4

The Young Pope - Episodi 3 e 4

Come volevasi dimostrare, il meglio era nelle prime due puntate (il pilot e la numero uno) ma raramente non è così, quindi perchè prendersela? Accontentiamoci ciò che di buono resta: la scena del battesimo, la presenza aumentata del Cardinale Spencer (il fantastico John Cromwell, mai stato così bravo, neanche all'epoca per la candidaura all'oscar per Babe, maialino coraggioso), la colonna sonora, una nuova strana vena dubbiosa in suor Mary (anche se questo si chiama vero e proprio bipolarismo da cambio caratteristiche di un personaggio sulla via di damasco, e non evoluzione).

Si diceva che in The Young Pope di Paolo Sorrentino c'era poco o nulla, tutto preso com'era a fare un prodotto più commerciale possibile, ma in questa puntata riemerge con qualche tocco: ad esempio tutta la manfrina (ironica? la frase finale sui groenlandesi "pazzi per la danza, come tutti sanno" in sovraimpressione, è una sorta di dettaglio divertente solo e soltanto a casa di Sorrentino?) sulla Groenlandia che però cade e resta là, da puro racconto verticale. Idem probabilmente per il cardinale accusato di pedofilia, tanto nominato quanto mai mostrato nè raccontato (sorge il dubbio che sia un dettaglio attaccato all'ultimo in fase di scrittura per cavalcare il successo di Il caso Spotlight, tanta la sua vacuità). Tremendo poi il raccontino dell'uomo che vede la Madonna in una capra, come se di questi casi non ce ne fossero a bizeffe in Italia - basta andare a vedere anche nell'ordine giornalisti, non per forza tra i pastori - e questo fosse così speciale tanto da interessare il Papa che lo segue addirittura in tv sulla prestigiosa Antenna 71 - ma forse questa era una "parentesi" per gli ignari cugini d'oltreocano, un bel sunto del misticismo made in Italy, con tanto di stimmate, altro *must* in primo piano. Chissà.

Ma alla fine si, non si può negare, soprattutto per chi era rimasto molto soddisfatto dall'exploit iniziale, che tutto si riduca al grande elefante nella stanza che chissà come faranno i fan di Sorrentino - e di questa produzione, con tutti i suoi 40 milioni di contorno - a ignorare, ovvero: il Papa come non potrebbe essere attratto dalla bella Ester! Con cui passa un infinità di tempo insieme neanche non avesse nulla da fare! Ma certo, si! Ecco la chiave! E lui le dice anche che è molto più bella della sua unica fidanzata! E la vede anche in costume e poi, dato che qualcuno in alto, ma in alto davvero, altro che il superiore di Belardo, si è lamentato per la troppa castità di un telefilm ambientato in Vaticano, anche fare sesso!  Pregare in topless! 

Insomma il Papa bello c'è, la donna bella anche, il machiavellico cardinale (fino a due puntate fa, ora sembra un vanesio da prima serata, ignorante e senza fascino) Voiello, con le copertine del suo libro che sembra "OPEN" di Agassi ovunque, anche, e il suo super piano partorito in 4 puntate e 200 minuti è quello di far accoppiare Ester con il Papa, ricattandola beatamente dopo aver scoperto che la pia ha già avuto nonostante il maritamento con sterilissima guardia vaticana, una storia con altro prelato, l'ignazio Oliva segretario speciale del Papa, nientemeno, (d'altronde, al vaticano ci si annoia), passato tramite un buco della sceneggiatura dalla parte di Voiello, più o meno. Meno male che è sterile anche lei sennò sarebbe rimasta incinta dell'aiutante del Papa bello (bello anche lui! "il segretario bello", abbiamo anche una nuova serie) e saremmo finiti in totale territorio filmetto rete quattro estivo, quando fa proprio caldo caldo.

Se i colpi di scena sono di questo infimo livello (e trascinati per un eternità di tempo: lo faranno o non lo faranno? Chi se ne frega!) i dialoghi si fanno riconoscere per il creare qualche sincera risata, come l'aneddoto sull'avellino - Orlando rinasce in questi rari momenti, vedi anche la storia dello zucchero di canna, che quando obbligato a sermoni che poco capisce e sembra proprio leggere.

Inutile e allunga-minutaggio tutto l'episodio della suora e della sorella morta: ma "Il papa giovane" non era una storia troppo lunga e complessa da poter finire in un solo film? per ora sempre l'esatto opposto. Sembra non abbia nulla da fare, ha anche deciso che non viaggerà più, pensa.

Assenti Guidi (padre Amatucci) e Shepherd (Cardinale Dussolier) anche se nella lista risultano in tutti e 10 gli episodi. I miracoli -sbagliati- del montaggio.

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