A Recensione Blu-Ray - Amer & Lacrime di sangue

Recensione Blu-Ray - Amer & Lacrime di sangue

 

Midnight Factory fa un grande favore al cinema pubblicando in una bella edizione con doppio blu ray due film della coppia (anche nella vita) Bruno ForzaniHélène Cattet, Amer (2009) e Lacrime di sangue (2012), esperimenti visivi estremi in cui, a partire da un’iconografia venerata, quella del giallo italiano, in particolare del Dario Argento di Profondo Rosso, ma anche di Suspiria, Inferno e Tenebre, viene rielaborato un genere, decostruendone la valenza simbolica-estetica-idolatrica. È in funzione in entrambe le opere una feroce iconoclastia che, attraverso un montaggio serrato, una cura maniacale delle inquadrature e un consistente intervento sulle immagini (in particolare sul colore), mette in discussione proprio ciò che ha costituito la fonte d’ispirazione, laddove il santuario argentiano viene percorso in lungo e in largo, rivisitato e, infine, profanato, ovvero assimilato, fagocitato, metabolizzato, fino a provocare la gestazione di nuove forme che deliziano l’occhio, senza per questo compiacere lo spettatore, che viene spiazzato, disorientato, in virtù di un continuo cortocircuito della struttura diegetica che cede impietosamente di fronte alla necessità di far erompere inedite prospettive visive.

La ragazzina-adolescente-donna di Amer si lega a doppio nodo alla fantasmatica moglie scomparsa di Lacrime di sangue, giacché in entrambi i casi assistiamo ad una amplificazione-proliferazione dei corpi, quasi che i due registi vogliano sorpassare i limiti invalicabili del filmabile per giungere in uno spazio sconnesso, dove imperversa una selva di significanti, attratti come sono dal fascino dell’inorganico, nel tentativo di varcare la soglia della rappresentazione, che viene prima praticata, poi frammentata e, in ultimo, sorpassata in favore di un’immagine che contiene al suo interno l’attualità dell’azione e la virtualità di una temporalità che mostra un continuo biforcarsi in presente e passato. Chi guarda in un primo momento viene compiaciuto con un estetismo accattivante, ma in seconda battuta è inesorabilmente frastornato da una visionarietà che sabota la linea narrativa, rendendo il racconto instabile, facendolo precipitare in un abisso da cui non riemerge se non in forma di brandelli, giacché si è data espressione a un delirio che contesta le convenzioni.

Ecco, forse è proprio questo il merito del cinema di Forzani-Cattet: pur partendo volontariamente dalla ripetizione di alcune forme ben radicate nell’antologia visiva cinematografica, i due registi neutralizzano con il loro incessante-certosino-maniacale lavoro la carica simbolica delle immagini, e, dunque, ciò che di primo acchito si presenta come l’ennesima esibizione ordita in favore di un ostinata frangia di divoratori di celluloide cambia valenza e muta significativamente; è come se uno zampillio sgorgasse dal mare magnum del piattume visivo in cui siamo immersi. Gli effetti del loro lavoro non sono uniformi, non sempre provocano un risultato straniante, eppure a tratti ci si sente davvero sperduti, disarmati, distolti dall’intento di ricostruire a tutti i costi un senso che ricomponga la dispersione della narrazione. Argento si, ma c’è anche tanto Lynch nel cinema di Forzano e Cattet, e con ciò non ne si vuole ridimensionare il valore, bensì indicare gli illustri riferimenti che hanno tracciato la direzione di una furiosa ed appassionante ricerca.

Nei blu ray sono presenti inoltre il remix video-musicale di Amer, Ana, (quasi più bello del film, forse perché forza ancor di più il lavoro di decostruzione) e il cortometraggio La fine de notre amour.

Distribuiti da Midnight Factory per Koch Media, Amer e Lacrime di sangue sono disponibili in blu ray con audio originale e in italiano (DTS-HD Master Audio) e sottotitoli opzionabili. All’interno della confezione un booklet a cura di Manlio Gomarasca e Davide Pulici (Nocturno).

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