A Paolo Sorrentino a Bologna

Paolo Sorrentino a Bologna

Densa giornata di impegni ieri a Bologna per Paolo Sorrentino per quello che gli organizzatori della giornata hanno battezzato come Sorrentino day.

Il regista napoletano, reduce dal Festival di Cannes, dove il suo ultimo film, La grande bellezza, è stato accolto con lunghi applausi, ha incontrato una folla gremita ed emozionata alla libreria Feltrinelli sotto le due torri, intervistato da Roy Menarini. In serata, il regista si è trasferito al cinema Medica Palace per un saluto prima della proiezione del film. Prevista nel programma anche la presenza di Sabrina Ferilli, purtroppo alla fine assente.

Al brevissimo incontro con la stampa, Sorrentino si è dichiarato molto soddisfatto dell'ottimo successo che il film sta riscuotendo in sala, successo di cui il caloroso benvenuto che Bologna ha riservato al regista può essere una testimonianza. Si è detto, viceversa, poco interessato alle recensioni meno entusiaste della critica, “perchè ognuno fa il suo lavoro”.

Chiamato a rispondere sui possibili collegamenti che il suo film ha con la politica e il giornalismo attuali, Sorrentino ha negato qualsiasi riferimento particolare od immediato, chiarendo che la storia raccontata da La grande bellezza è una storia universale, svincolata dall'attuale presente, “purtroppo o per fortuna”. Il film è un discorso sul tempo, sulle opportunità mancate. Il vuoto raccontato non è un vuoto dell'oggi, ma è una sensazione che attanaglia tutti in ogni tempo e in ogni luogo, una sensazione “della quale si ha paura, ma dalla quale si è anche irrimediabilmente attratti”. Si tratta di un vuoto che nel film di Sorrentino emerge in contrasto con la bellezza di Roma, in cui l'opera è stata interamente girata e di cui è, forse, la vera anima.

Sorrentino si è, infine, dichiarato molto contento delle interpretazioni sia degli straordinari protagonisti, Toni Servillo, Carlo Verdone e Sabrina Ferilli, sia dei personaggi secondari, portati sulla scena da attori di certo non altrettanto secondari: tra gli altri, Roberto Herlitzka e Isabella Ferrari. Sul come sia riuscito a convincerli a partecipare al suo film, nonostante la parte marginale a loro riservata, Sorrentino ha sottolineato che un attore intelligente non fa discorsi di quantità, ma di qualità, rendendosi disponibile ad accettare ruoli che, nonostante il minutaggio, possano valorizzarlo.

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