A Onyricon - di Andrea Gatopoulos

Onyricon - di Andrea Gatopoulos

Nel panorama non giovanissimo del cinema italiano, gli esordienti e aspiranti registi devono lottare per emergere e farsi conoscere, specie se si avvicinano all'industria da outsiders. In alcuni casi optano per creazioni originali da caricare e diffondere in Rete (il cosiddetto Web Cinema), di cui si potrebbero citare numerosi casi nostrani da noti Youtubers a collettivi più strutturati. Un caso diverso è quello di Andrea Gatopoulos, filmmaker pescarese fondatore del collettivo Il Varco, produttore indipendente di varie forme d'arte, scritta e visuale. Onyricon è uno dei primi parti audiovisivi del gruppo, diretto appunto da Gatopoulos e proiettato per la prima volta il 29 Dicembre 2015 durante la prima edizione della Biennale del Varco: si tratta di un cortometraggio di 24 minuti circa avente per oggetto la radiografia di un asfissiante rapporto a due, un regista esigente ed un'attrice esaurita, e di come questo rapporto scivola in una dimensione onirica di progressivo delirio. Si tratta di una produzione a basso budget che riesce a sopperire con una buona dose di creatività alla scarsità di mezzi. Il film è un concentrato di idee autoriali circa rapporti umani, sistema mediatico e suggestioni estetiche, riassunto della poetica dell'autore e degli scritti di D.F. Wallace su cui è in parte basato (una bibliografia minima a inizio film ne cita tre testi: Infinite Jest, The Pale King e Girl With Curious Hair, oltre a un saggio di Brecht e la Teoria del dramma moderno di Szondi). Il corto ha una labile struttura narrativa, convoluta in un mosaico onirico non lineare. Un lavoro apprezzabile è stato fatto sulla fotografia, che conferiscono la giusta dose di surrealismo a tali sequenze, con vaghi echi Lynch-ani, ed un'azzeccata colonna sonora basata principalmente su minimaliste composizioni di piano. Qualche riserva su un montaggio non perfetto nelle scene di dialogo, che causa qualche problema di ritmo. Da notare comunque l'impegno autoriale che si fa carico di regia, fotografia e montaggio. Buone le prove del cast, che offrono interpretazioni antinaturalistiche in linea con i diktat brechtiani.

Per maggiori info sui progetti del collettivo, si rimanda al sito ufficiale: Il Varco

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