A Incontro con Wes Anderson, Roman Coppola e Jason Schwartzmann

Incontro con Wes Anderson, Roman Coppola e Jason Schwartzmann

 

Quello con Wes Anderson, Roman Coppola e Jason Schwartzmann è stato senza dubbio l'incontro più atteso (e affollato) del Festival di Roma di quest'anno. I tre sono stati ospiti in veste rispettivamente di regista, produttore e attore protagonista di un nuovo cortometraggio sponsorizzato ma con discrezione dal famoso brand Prada: Castello Cavalcanti.

Il corto, presentato in anteprima ed ora visibile su Youtube, è stato girato negli studios di Cinecittà ed è un omaggio al cinema italiano: l'ambientazione ricorda il passaggio della Mille Miglia in Amarcord di Federico Fellini, mentre la musica e il vestiario degli abitanti del paesino richiamano il cinema di Pietro Germi. Jason Schwartzmann interpreta un pilota americano di formula uno che si ritrova a fare incidente e a perdere una corsa proprio nel paese dei suoi avi italiani...

Wes Anderson racconta che, essendo stata lasciata a lui e a Roman Coppola, la massima libertà espressiva riguardo il corto da girare per Prada, i due abbiano scelto infine Roma, città dove erano già stati otto o nove volte nel corso degli ultimi anni: sarebbe stato emozionante girare a Cinecittà e utilizzare alcune delle scenografie usate da Fellini. Il regista aggiunge inoltre che tornerebbe volentieri a girare un film nel nostro paese, stavolta fuori da uno studio però. Roman Coppola, presente l'anno scorso al Festival di Roma come regista dell'apprezzatissimo A Glimpse inside the mind of Charles Swan III, afferma che anche lui si è ispirato in qualche modo a Germi e Fellini (in particolare a 8 e ½) in quanto questo suo film, che vede protagonista Charlie Sheen, era una sorta di sogno ad occhi aperti e i due registi italiani citati sono sempre riusciti a rompere i limiti della realtà.

Quando viene chiesto se apprezzano il cinema italiano contemporaneo, Wes Anderson risponde positivamente, nominando La Grande Bellezza di Sorrentino, Gomorra di Garrone, i film di Luca Guadagnino e di Nanni Moretti. Aggiunge però che oggi in realtà non arriva molto cinema italiano contemporaneo nelle sale americane.

Nel corso dell'incontro, durato circa tre quarti d'ora, sono emerse anche delle affermazioni interessanti riguardo all'ultimo successo di Wes Anderson, Moonrise Kingdom, in particolare riguardo alla sua sceneggiatura: il progetto sarebbe rimasto in cantiere per molti anni, nei quali l'autore avrebbe accumulato materiali e idee. Solo grazie al contributo di Roman Coppola, il quale gli ha rivolto una serie di domande essenziali dopo aver letto il copione, si è giunti al completamento in poche settimane della sceneggiatura di Moonrise Kingdom.

Per quanto riguarda invece il prossimo film, The Grand Budapest Hotel, film con un ampio cast d'eccezione che aprirà il Festival di Berlino l'anno prossimo, Wes Anderson afferma che le musiche di Alexandre Desplat, eseguite con la balalaika, saranno un mix di sonorità in cui la tradizione russa e dell’est Europa si uniscono al gusto francese del compositore. Il regista aggiunge anche che per il film si è ispirato molto a Lubitsch e in generale al cinema americano degli anni Trenta ambientato in Europa.

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