Berlino 65
Comincerà domani e durerà per dieci giorni la 65a edizione del Festival Internazionale del Cinema di Berlino, comunemente noto come Berlinale. Ad aprire le danze e il concorso un habitué del festival, Isabel Coixet con Nobody Wants The Night, film ambientato nel 1908 in Groenlandia che vanta nel cast Rinko Kikuchi, Juliette Binoche e Gabriel Byrne. Anche se l'apertura non sembra delle più appetitose, se confrontate per esempio alle due edizioni passate con Grand Budabest Hotel di Wes Anderson e The Grandmaster di Wong Kar-wai, quest'anno il concorso sembra quanto mai succulento. Molti i grandi nomi in ballo. Su tutti spicca Terrence Malick, già vincitore dell'Orso d'Oro nel 1999 con La sottile linea rossa, che propone Knight Of Cups, opera che, almeno dal trailer, sembra affine a The Tree Of Life e To The Wonder. Werner Herzog torna al film di finzione a sei anni di distanza dalla doppietta veneziana del 2009 Il cattivo tenente – Ultima chiamata New Orleans / My Son, My Son, What Have You Done e lo fa con un cast di prim'ordine (Nicole Kidman, James Franco, Damian Lewis e Robert Pattinson) per Queen Of The Desert, bigrafia della scrittrice, archeologa, politica e agente segreta britannica Gertrude Bell. Biografico è anche Eisenstein in Guanajuato con cui Peter Greenaway racconta il viaggio compiuto nel 1931 dal regista sovietico Sergei Eisenstein a Guanajuato per dirigere il film Que viva México. Pablo Larraín, messa da parte la trilogia sul Cile governato da Pinochet (Tony Manero, Post Mortem e No – I giorni dell'arcobaleno), esordisce a sorpresa a Berlino con El Club, rimasto segreto fino all'annuncio del film in competizione proprio da parte della Berlinale. Jafar Panahi concorre con Taxi, un ritratto di Teheran stando alla guida, per l'appunto, di un taxi. A soli 5 mesi di distanza dalla presenza alla Mostra Internazionale del Cinema di Venezia con 3 cuori partecipa anche Benoît Jacquot con il film in costume con Léa Seydoux Journal d'une femme de chambre. Ma in corsa per l'Orso d'Oro c'è anche l'Italia con Vergine Giurata, opera prima di Laura Bispuri con protagonista Alba Rohrwacher.
A valutare il concorso troveremo la giuria composta da Daniel Brühl, Bong Joon-ho, Martha De Laurentiis, Claudia Llosa, Audrey Tautou, Matthew Weiner e presieduta da Darren Aronofsky; ad assegnare il premio per la miglior opera prima ci saranno invece Fernando Eimbcke ,Joshua Oppenheimer e Olga Kurylenko.
Ricchissimo anche il fuori concorso tra la Cenerentola di Kenneth Branagh, il Mr. Holmes di Bill Condon, Life di Anton Corbijn, Torneranno i prati di Ermanno Olmi, The Look Of Silence di Joshua Oppenheimer, Cinquanta sfumature di grigio di Sam Taylor-Wood e, su tutti, Every Thing Will Be Fine, nuovo lavoro in 3D di Wim Wenders, insignito proprio quest'anno dell'Orso d'Oro alla carriera e tributato con una retrospettiva a lui dedicata di 10 film. Nel cast James Franco, Charlotte Gainsbourg e Rachel McAdams.
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