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7/10

Sword Art Online the Movie: Ordinal Scale regia di Tomohiko Ito

Animazione
recensione di Leda Mariani

2022: più di diecimila giocatori si collegano ad un gioco virtuale e vi rimangono letteralmente intrappolati perché in quel gioco “Game Over” significa morire, anche nella vita reale. Solo un eroe riuscirà a liberare i giocatori intrappolati in SAO (Sword Art Online) e a mettere fine all’incubo. Quattro anni dopo, nel 2026, viene sviluppato un nuovo gioco MMO basato sulla realtà aumentata: Ordinal Scale, per consentire ai giocatori di immergersi completamente nel mondo virtuale, ma nella realtà, tanto da diventare in breve tempo il gioco più popolare di sempre. Cominciano però ad accadere fatti strani: molte persone si fanno male nella vita vera,  ed un malvagio complotto sembra infestare il gioco…

La (nemmeno tanto sottile) differenza tra realtà virtuale ed aumentata.

Questo film, diffuso in Italia da Nexo Digital e Dynit, lo potremo vedere al cinema solo il 13 e 14 giugno, a chiusura della stagione delle due case di distribuzione, e per tutti gli appassionati del fumetto è certamente un’ottima occasione per chiudere il cerchio sulle vicende raccontate nei  manga e nella serie animata attualmente visibile su Netflix. Il regista Tomohiko Ito, già autore delle due serie animate, mette qui in scena la storia creata dallo scrittore Reki Kawahara.

Sword Art Online è infatti una serie di light novel scritta da Reki Kawahara ed illustrata da abec. La storia si svolge in un futuro prossimo, dove esistono diverse realtà virtuali MMORPG. I romanzi sono stati pubblicati dalla ASCII Media Works, sotto l'etichetta Dengeki Bunko, a partire dal 2009, mentre una serie spin-off ha avuto inizio nell'ottobre 2012. L'opera è stata trasposta in nove manga pubblicati da ASCII Media Works e Kadokawa Shoten, editi in Italia dalla J-Pop della Edizioni BD. Un adattamento anime di venticinque episodi, prodotto dalla A-1 Pictures, è andato in onda in Giappone nel 2012. La serie televisiva è stata concessa in licenza sul suolo italiano alla Dynit, che l'ha trasmessa su Rai 4, all'interno dell'Anime Thursday, nel 2014. Successivamente la prima stagione è stata distribuita in DVD e Blu Ray sempre dalla Dynit, divisa in 2 box, ed in seguito è stata resa disponibile anche su Netflix. Un episodio riassuntivo Extra Edition, anch'esso acquistato dalla Dynit e distribuito al momento solo in DVD e Blu Ray, è andato in onda sulle televisioni giapponesi nel 2013. Una seconda stagione dell'anime, sempre prodotta dalla A-1 Pictures ed intitolata Sword Art Online II, è stata trasmessa in Giappone. In Italia la seconda stagione viene distribuita dalla Dynit in home video, in 2 box da collezione. La seconda stagione è stata anche rilasciata su Netflix a partire dal 1º gennaio 2017. Quattro videogiochi basati sulla serie, sono stati pubblicati tra il 2013 e il 2016.

La produzione di un film d'animazione dalla trama originale è stata resa nota al pubblico nell'ottobre 2015. Tale lungometraggio, intitolato Sword Art Online - The Movie - Ordinale Scale, è uscito nelle sale giapponesi il 18 febbraio 2017, mentre in Italia viene distribuito adesso. Sword Art Online ha riscosso un successo commerciale molto diffuso: circa diciassette milioni di copie dei volumi delle light novel sono state stampate in diversi paesi tra cui Giappone, Taiwan, Cina, Corea del Sud, Tailandia, Stati Uniti, Canada e Regno Unito. La serie anime ha ricevuto recensioni contrastanti da parte della critica, che in alcuni casi ne ha lodato l'esplorazione degli aspetti psicologici delle realtà virtuali, mentre in altri ne ha criticato ritmo e scrittura.

E veniamo dunque al film, che tutto sommato non delude. La trama, assolutamente comprensibile anche da parte di chi non ha mai letto, né visto nulla in merito alla fortunata serie, apre e chiude tutte le sue parentesi narrative, risultando scorrevole e chiara. A parte qualche lunga spiegazione, purtroppo indispensabile, a livello narrativo, data la complessità dell’intreccio della serie, la storia riassume bene tutto e chiude la vicenda, lasciandoci anche intendere, dopo i titoli di coda, che accadrà ancora altro.

Il disegno rispetta quello dell’anime e del manga e le scene d’azione sono divertenti e convincenti, con qualche adeguata punta di umorismo demenziale.

Certamente la storia cattura l’attenzione di molti grazie ad un plot basato sull’esplorazione delle conseguenze dell’utilizzo della realtà virtuale e di tutte le sue sfaccettature psicologiche e sociologiche. Ma il film azzarda un “in più”, impostando il paragone, sempre in chiave esistenziale ed antropologica, tra realtà virtuale ed aumentata. Considerate le generazioni di giocatori virtuali che, come la sottoscritta, partiti dai giochi di ruolo da tavola, si sono gradualmente riversati in rete, e che oggi guardano con curiosità alle console e ai browser che ricorrono in maniera crescente ad apparecchiature per la realtà aumentata, la storia ha insomma davvero tanto da dire, da raccontare, ed è chiaro che riesca a catturare l’attenzione dei giovanissimi, così come di coloro che giocavano ad Ultima Online 20 anni fa.

A parte la sottotrama banalmente romantica, che può piacere o meno, e che comunque ha saputo catturare l’affezione di molti (soprattutto adolescenti), il film è godibile, divertente, ed interessante. Un ottimo modo per avvicinarsi alla serie e per riflettere su queste tematiche legate alla virtualità, godendosi allo stesso tempo un bell’immaginario Fantasy e Cyber-medievaleggiante.

Unico neo: avrebbe forse potuto spiegare un po’ di meno, ed approfondire invece molto di più il tema legato alla differenza di approccio, per i giocatori, tra realtà virtuale ed aumentata, che invece tocca in maniera leggera, restando tutto sommato in superficie. Molto carina  e fresca la colonna sonora di Yuki Kajiura e convincente l’animazione.

La Stagione degli Anime al Cinema è distribuita da Nexo Digital in collaborazione con Dynit e col sostegno dei media partner Radio DEEJAY, MYmovies.it, Lucca Comics & Games e VVVVID e ci riserva, da settembre, altre fantastiche sorprese, portando in Italia un po’ di Giappone. In autunno potremo vedere In questo angolo di mondo (In this corner of the world), tratto dal fumetto di Fumiyo Kouno, ed ambientato ad Hiroshima durante la Seconda Guerra Mondiale, e La forma della voce (A silent voice), il nuovo capolavoro dell’animazione giapponese targato Naoko Yamada:  una delicata storia che riguarda il tema del bullismo e di un’amicizia che si trasforma nel tempo.

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