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R Recensione

8/10

Ralph Spaccatutto regia di Rich Moore

Animazione
recensione di Fabrizia Malgieri

Ralph Spaccatutto è l’antagonista di un videogioco arcade anni Ottanta dal titolo “Felix Aggiusta-tutto”. Stanco del suo status di “cattivo”, Ralph decide di abbandonare il gioco ed entrare in un altro titolo, lo sparatutto “Hero’s Duty”, per conquistare una medaglia e il conseguente titolo di eroe. Ma la sua scelta porta confusione nella sala giochi dove “lavora”: scappato con una navicella da “Hero’s Duty” portando con sé un famigerato scarafoide, una vera e propria minaccia per tutti i videogiochi – Ralph finisce nello zuccheroso mondo del videogioco “Sugar Rush” per recuperare la sua medaglia. Qui incontra un presunto glitch, la maldestra Vanellope von Schweetz, mentre il suo amico-nemico Felix Aggiusta-Tutto e il sergente Tamora Jean Calhoun sono sulle sue tracce…

Quei favolosi anni Ottanta. Cinquantaduesimo classico secondo il canone ufficiale Disney,  “Ralph Spaccatutto” di Rich Moore si colloca perfettamente in quell’operazione definita retrogaming –  vero e proprio revival dei videogiochi del passato – molto in voga negli ultimi tempi. Non manca nessuno: da Pac-man a Street Fighter (dove nel tempo libero, Ken e Ryu vanno a bersi una birra da Tapper, altro titolo pienamente anni Ottanta), da Sonic a Frogger, la pellicola scorre disinvolta, confezionata ad arte da chi conosce bene l’universo virtuale che racconta e omaggia. Accanto ai divertenti camei dei personaggi cult del mondo videoludico, Moore analizza con sapienza e ironia quella dimensione-oltre-lo-schermo che tanto ci affascina da oltre trent’anni, diventata parte integrante del nostro intrattenimento quotidiano e nuovo territorio di esplorazione del nostro “io interiore”. Chi di noi, imbracciando un fucile virtuale, non si è sentito eroe per qualche ora in una missione di Call of Duty, non si è massacrato le dita per sferrare le fatality in Mortal Kombat, non ha esultato sconfiggendo Bowser in un capitolo qualsiasi di Super Mario Bros…?

In un’operazione da “nostalgia canaglia”, “Ralph Spaccatutto” dimostra ancora una volta quanto l’animazione sia divenuta ormai cinema in senso lato, e non più solo una mera tecnica per raccontare fiabe ad un pubblico più giovane: pur mantenendo di contorno una trama che sprizza buoni sentimenti e uno scontato lieto fine (un non plus ultra di casa Disney), il film di Moore compie un passo avanti rispetto alle pellicole più edulcorate del passato, avvicinandosi maggiormente ai prodotti Dreamworks e ad un concetto di cinema d’animazione più “adulto”. Strizzando l’occhio ai nerd – che ameranno il film e usciranno dalla sala con le mascelle slogate a furia di ridere, me compresa –  “Ralph Spaccatutto” si rivela una piacevole sorpresa natalizia per chi ha trascorso parte della sua infanzia a rimpinzare di monete gli enormi cabinati delle sale giochi, o ha consumato i bottoni dei propri gamepad a furia di giocare. Ma che al tempo stesso, si rivela anche il suo più grande limite, rischiando di lasciare a bocca (quasi) asciutta chi è a digiuno di materia videoludica o chi, generazioni più “giovani” in primis, non conosce per nulla il vasto apparato di guest-star virtuali che costellano la pellicola.

Tuttavia, per chi scrive, imperdibile.

V Voti

Voto degli utenti: 7,7/10 in media su 7 voti.

C Commenti

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Alberto Longo (ha votato 8 questo film) alle 1:00 del 10 gennaio 2013 ha scritto:

Bella recensione: l'ho semplicemente adorato! E' oltremodo ben riuscito per il fatto che riesce ad estrapolare l'anima del cinema e del videogame senza che l'uno prevalga sull'altro, a differenza di molti film che, purtroppo, sembrano dei veri e propri videogiochi e videogiochi che scimmiottano il cinema (regalando ai fan, più di una volta, dei prodotti di ottima fattura). Sicuramente consigliato.

alejo90 (ha votato 7 questo film) alle 14:21 del 10 gennaio 2013 ha scritto:

molto interessante, anche perchè compie dei cambiamenti rilevanti nel panorama dei Classici Disney (il buono è un "cattivo", il cattivo è un ex-buono, la classica figura della Principessa Disney viene stravolta...). Forse un po' troppo iper-cinetico, e per un pubblico più adulto che infantile, data l'età dei videogiochi citati.

Alberto Longo (ha votato 8 questo film) alle 14:37 del 10 gennaio 2013 ha scritto:

Anche per quello lo reputo un prodotto ottimo. E secondo me anche ai bambini, grazie soprattutto al mondo di Sugar Rush e a certi personaggi di quel mondo, piacerà molto.

Non "bello", ma "molto bello" (!).

Alberto Longo (ha votato 8 questo film) alle 19:05 del 10 gennaio 2013 ha scritto:

Oh, piccola chicca: la voce di Zangieff in italiano è doppiata da Sergio Parisse, capitano della squadra italiana di rugby!

Fabrizia Malgieri, autore, (ha votato 8 questo film) alle 9:13 del 11 gennaio 2013 ha scritto:

Ma dai! Azzeccatissima!

Fabrizia Malgieri, autore, (ha votato 8 questo film) alle 14:42 del 10 gennaio 2013 ha scritto:

Sono davvero contenta che "Ralph Spaccatutto" sia stato così apprezzato, soprattutto dalla nostra generazione. Tra l'altro, vi consiglio questa chicca: http://www.disney.it/ralph-spaccatutto/giochi/#felix-aggiustatutto. Buon divertimento!

Alberto Longo (ha votato 8 questo film) alle 14:43 del 10 gennaio 2013 ha scritto:

fabrizia...SPOSAMI! ahahahah

alejo90 (ha votato 7 questo film) alle 18:30 del 10 gennaio 2013 ha scritto:

heheh grazie l'avevo già provato! che dire: fedele al film XD

tramblogy alle 18:51 del 10 gennaio 2013 ha scritto:

Mi manca sigh....

Alberto Longo (ha votato 8 questo film) alle 19:01 del 10 gennaio 2013 ha scritto:

Heilà! Ralph o i videogiochi "vintage" anni '80-'90?

Suppongo ti sia piaciuto...

tramblogy alle 19:47 del 10 gennaio 2013 ha scritto:

No...non l'ho visto...mi piacerebbe...ciao!...

Alberto Longo (ha votato 8 questo film) alle 19:54 del 10 gennaio 2013 ha scritto:

Fantastico, non avevo capito...eh, sclerosi galoppante, abbi pazienza!

alejo90 (ha votato 7 questo film) alle 13:59 del 5 febbraio 2013 ha scritto:

Dai giochi ai videogiochi il passo è breve: è strano quindi che, dopo la saga di Toy Story, si sia deciso solo ora di prendere in mano un mondo di sicura presa sul pubblico giovanile come quello dei videogames per cavarne un film di animazione. Per di più da parte di Disney, proprio l'unica casa di animazione che aveva più o meno affrontato l'argomento con l'allora avveniristico Tron, cui è stato dato un seguito poco tempo fa. In effetti Disney aveva in cantiere un progetto filmico di animazione di ambito videoludico già dagli anni '80, passato per vari rinvii e modifiche. Forse è stato proprio il buon successo di Tron Legacy ad indurre il colosso americano ad optare per questa tematica nel nuovo Classico, ancora una volta totalmente realizzato a computer (ma in questo caso direi che la scelta è obbligata!).

La regia è affidata a Rich Moore, regista di molti episodi dei Simpson e di Futurama. Ha fatto un buon lavoro, sulla base di una sceneggiatura per certi versi rivoluzionaria per un un Classico: il protagonista, è un cattivo che in realtà è buono, l'antagonista è un ex-buono ora cattivo; la figura della "principessa Disney" è del tutto rivista, se non abiurata nel finale. La storia subisce una decisa virata a metà film, quando alla classica quest si sostituisce un compito che non è più individualistico ma altruistico: Ralph finisce insomma per agire non più per se stesso ma per un'altro personaggio, in controtendenza con la canonicità dell'agire dei protagonisti dei film di animazione.

L'intreccio è abbastanza lineare e frenetico nella sua ipercinesi, ed i colori ipersaturi possono risultare un po' troppo accesi a lungo andare. Grande spasso per i fan dei videogames, che potranno riconoscere varie mascotte storiche dell'universo degli 8 bit: in questo senso è forse il primo Classico Disney il cui target di riferimento è specificatamente alternativo (o non limitato) ai soli bambini, poichè gioca sull'operazione nostalgia per gli ormai 30enni o 40enni che sono cresciuti con Street Fighter, Sonic e Pac-Man.

Commento musicale spassosamente ricalcato sul modello delle musiche da gioco.