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7/10

Mobile Suit Gundam Thunderbolt December Sky - The Movie regia di Kou Matsuo

Animazione
recensione di Leda Mariani

Durante l’anno 0079 UC, la Confraternita Moore della Federazione Terrestre e la Divisione dei Morti Viventi del Principato di Zeon si danno battaglia nel lontano Settore Thunderbolt, zona di spazio aperto costantemente sconvolta da fulmini e popolata dai detriti che un tempo formavano la Colonia Side 4 “Moore”. In queste condizioni al limite dell’umano, i cecchini della Living Dead Division tengono costantemente sotto scacco i pochi sopravvissuti della Confraternita, mantenendo di fatto le redini della conquista del settore. A cambiare gli equilibri sarà Io Fleming, figlio del deceduto governatore di Side 4, che riuscirà a scovare i cecchini usando i suoi compagni come diversivi viventi. Per questa sua impresa, grazie anche alla morte di tutti i soldati a lui superiori in grado, Io verrà ricompensato con il comando del Gundam Full Armor, nuova unità in sviluppo dalla Federazione e bisognosa di test sul campo. Dall’altra parte, il Principato sta sfruttando i mutilati di guerra per permettere agli scienziati di testare un nuovo sistema di pilotaggio degli Zaku che richiede arti artificiali. Proprio tra queste cavie c’è il cecchino Daryl Lorenz, uno dei pochi sopravvissuti a diversi incontri con Io Fleming e con il suo Jazz.

Il film è stato presentato nelle sale italiane solo il 16 e 17 maggio, come parte integrante della Stagione degli Anime al Cinema, distribuita da Nexo Digital in collaborazione con Dynit e col sostegno dei media partner Radio DEEJAY, MYmovies.it, Lucca Comics & Games e VVVVID.  La stagione si chiuderà con Sword Art Online. Ordinal Scale –The Movie, il film tratto dal racconto che ha venduto 19 milioni di copie nel mondo (13 e 14 giugno). 

Il lungometraggio nasce dalla fusione dei quattro ONA che compongono la serie animata di Thundebolt. Si tratta di una nuova esplorazione dell’universo di Gundam, ambientato nella stessa linea temporale e durante lo stesso conflitto della serie classica, ma che ha luogo a grande distanza dagli eventi principali. Contrariamente agli ONA di cui è composto, December Sky propone nuove scene animate, di cui una post credits, ed un doppiaggio in lingua diversa da quella giapponese. La battaglia che imperversa nel settore Thunderbolt è totalmente motivata dalla sperimentazione sul campo di prototipi per armi, attraverso soldati ormai inutili per la guerra vera e propria. Fin dall’inizio i mobile suit vengono mandati  a morire contro i pochi cecchini della Divisione, ed il massacro procede con l’arrivo dei nuovi potenti prototipi e dei meno adeguati rinforzi. Se da una parte la Federazione cerca di motivare lo sviluppo in serie di Gundam con il ribaltamento della situazione tragica nel settore Thunderbolt, il Principato sta sperimentando un sistema che permetterebbe l’utilizzo di soldati ormai non più in grado nemmeno di vivere, al prezzo dell’integrità fisica e mentale degli stessi. Per quanto il film tratti di eventi totalmente slegati dalla guerra della serie classica, la sua evoluzione ha un’importanza centrale per le logiche belliche e produttive della stessa guerra. Con “motivazioni disumane” quindi, Gundam Thunderbolt December Sky motiva scelte tatticamente folli, che potrebbero sembrare controproducenti se considerate nell’ottica della sola battaglia protagonista del film. E questa è l’ideo originale.

The Movie è tratto in maniera estremamente chiara dal manga di Yasuo Ohtagaki, soprattutto per quanto riguarda il design dei personaggi e lo stile delle animazioni, che sembrano fisicamente emergere dalle pagine del fumetto (precisa scelta di stile, che può piacere o meno). La suddivisione in 4 capitoli (che sono poi i corrispettivi dei quattro ONA di riferimento), caratterizzati da diversi tempi narrativi, frammenta il ritmo della narrazione, rendendo difficile, per un spettatore che ignora la storia di riferimento, la fruizione di animazioni già non “leggere”. Tuttavia, il film gode di alcune tra le migliori animazioni attualmente realizzate, con un’impressionante fluidità dei movimenti e un’ottima gestione delle luci e dei colori. Non ci si è limitati a rendere tutto saturo e brillante, ma si riesce a percepire esteticamente l’intensità delle scene. L’integrazione con gli elementi in computer grafica è più buona, anche se alternata ad apparizioni di corpi estranei mal integrati, che superano lo schermo, disturbando la visione.

La colonna sonora risulta a tratti invadente, seppur motivata, all’interno della storia, dai due protagonisti e legata ai loro ricordi.

Gli inciampi nel ritmo e la pesantezza di dover seguire l’intera vicenda in un’ora consecutiva, purtroppo non sono bilanciate dai rimaneggiamenti e dalla scena post credits, che sembra essere stata infilata a forza nel film solo per annunciare l’arrivo della seconda serie di ONA del franchise. Ad ogni modo il film, più realistico e cruento dei precedenti, è un’ottima occasione, soprattutto per lo spettatore che non ha mai visto l’anime, né letto il manga, per scoprire una serie assolutamente d’impatto e creata senza paura di osare. Vale la pena di dedicarle una serata.

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