Cars 2 regia di John Lasseter, Brad Lewis
AnimazioneSaetta McQueen è impegnato in nuovo torneo: un ricco industriale ha messo a punto un nuovo tipo di carburante ecologico che prevede spazzerà via il petrolio. Per dimostrarne le potenzialità al mondo, ha indetto una competizione riservata alle macchine migliori del mondo, il World Grand Prix, che si svolge in tre tappe in altrettanti luoghi del mondo: Giappone, Italia, UK. ma un'oscura organizzazione sembra intenzionata a sabotare l'operazione, screditando il nuovo carburante. L'agente segreto inglese McMissile è venuto a conoscenza di questo fatto durante una missione, e sta cercando di rintracciare i capi dell'organizzazione. Per una serie di circostanze, scambia Cricchetto, amico scemo di Saetta, per un agente suo collega, coinvolgendolo nell'operazione segreta.
Per risollevare le sorti della saga con questo sequel si è rimesso alla regia John Lasseter (in pausa registica dal 2006, cioè dal prequel di questo film), stavolta coadiuvato da Brad Lewis (che tra le altre cose è stato eletto sindaco della città di San Carlo, California nel 2007). Il problema del flm precedente però non era certo la regia, bensì la sceneggiatura ed il concept. Se per il secondo non c'è molto da fare, e quindi anche questo Cars 2 si porta dietro le assurdità di fondo del predecessore nonchè gli stessi odiosi personaggi, sul primo versante si hanno invece delle migliorie: l'introduzione di un plot spionistico è certo sintomo della debolezza dell'idea di base del progetto, che impone di rivolgersi ad altri ambiti e generi, del tutto diversi dal film di corse, per dar vita a qualcosa di interessante; tuttavia questo approccio nuovo offre una varietà che mancava in precedenza, e rende la storia abbastanza folle da essere piacevole da seguire. Anche i nuovi personaggi sono meglio caratterizzati (o semplicemente più simpatici) di quelli vecchi, a tutto vantaggio della fruibilità.
Purtroppo i pregi si fermano qui (tralasciando la realizzazione grafica che come al solito non è suscettibile di critica) ed i difetti sono quelli che già sappiamo se abbiamo visto il prequel, o Monsters & Co.: un mondo incoerente con i personaggi che lo abitano, con conseguenti assurdità multiple assortite. Stavolta desta qualche perplessità anche la scenografia, in particolare l'ambientazione del circuito italiano che sembra molto poco Portofino (città a cui in teoria dovrebbero essersi ispirati gli autori) e molto Montecarlo.
Insomma con un progetto bacato in partenza non si può fare molto, nemmeno aggiungendo qualche lieve miglioramento in fase di scrittura. spero solo non ne facciano un terzo episodio...
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