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7/10

Kung Fu Panda 2 regia di Jennifer Yuh

Animazione
recensione di Matteo Triola

Cina. L'era del kung fu sembra essere al capolinea, allorché il malvagio pavone Shen - in cerca di vendetta verso l'odiato genitore - decide di conquistare l'impero a colpi di cannone e polvere da sparo, abbandonando le antiche tradizioni del combattimento. Tutto sembra volgere al peggio; solo la sua vecchia indovina sembra non essere della medesima opinione. Lei prevede infatti l'arrivo di un guerriero bianco e nero, che porterà la pace e la sconfitta per lo stesso Shen. Toccherà a Po, il leggendario Guerriero Dragone, risollevare le sorti di una atavica lotta Bene vs. Male.

 

A tre anni dal fortunato primo capitolo – 215 milioni di dollari incassati in America, 630 in tutto il mondoKung Fu Panda torna al cinema grazie alla DreamWorks Animation, con Po (che in lingua originale ha la voce di Jack Black), il panda che dopo mille divertentissimi disastri è diventato un maestro di kung fu nella Cina antica. Questa volta il nostro golosissimo eroe dovrà vedersela contro Shen (voce di Gary Oldman), un arcigno pavone che per riprendersi prima il palazzo da cui era stato bandito, e poi tutta la Cina, ha inventato un ordigno dal potere terribile e distruttivo.

Destinato a far riecheggiare il successo del suo nobile predecessore, Kung Fu Panda 2 è un film che si presenta in modo nettamente diverso. Diretto da Jennifer Yuh Nelson, il film esplora in maniera più approfondita la vicenda personale del protagonista, soffermandosi in maniera più attenta e adulta, contrapponendolo molto efficacemente alle vicende dell’antagonista. Nel fare questo, però, la storia tralascia decisamente gli altri personaggi - i maestri Tigre, Scimmia, Vipera, Mantide e Gru - che stavolta vengono relegati in secondo piano senza essere eccessivamente caratterizzati, funzionando di conseguenza meno bene che nel precedente episodio. Nessuno scambio di battute salaci tra Po e il suo vecchio maestro Shifu, questa volta. I momenti di puro divertimento sono attentamente dosati, secondo una regia più attenta all'elemento estetico e visuale, mentre abbondano i combattimenti e le scene di azione in stile "La Foresta dei Pugnali Volanti".

E se è vero che i drammi di famiglia di entrambe le parti in causa vengono risolti e Po riesce finalmente a scoprire la verità sulle sue origini, vengono però a mancare importanti componenti, come la leggerezza e l'ironia tipiche dei prodotti di animazione della Dreamworks. Le atmosfere cupe, che rispecchiano un esistenzialismo orientaleggiante di fondo, è frutto di una precisa visione e porta avanti una scelta coraggiosa, che mal si addice però alla natura del box office odierno. Un film che non si capisce esattamente dove piazzare: destinato agli adulti? Non ci sono abbastanza risate. Per le famiglie e i bambini? I genitori rischiano di vedere i propri figli annoiati.

Insomma, la regista pur con alcune sbavature ha decisamente preso le distanze dal facile ricalco di un prodotto di successo e ha realizzato la sua coerente versione del film, molto ben costruito a livello visivo soprattutto per quanto riguarda la fattura delle ambientazioni. Il 3D, tutto sommato, non si rende indispensabile e ad alcuni capiterà di sentire la nostalgia delle atmosfere poetiche del primo capitolo.

Ricchissima, come sempre, la presenza di star che hanno prestato la loro voce alle varie caratterizzazioni - oltre ai due attori già citati ci sono anche Angelina Jolie, Dustin Hoffman, Jackie Chan e Jean-Claude Van Damme.

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