V Video

R Recensione

7/10

Il Gobbo di Notre Dame regia di Gary Trousdale, Kirk Wise

Animazione
recensione di Alessandro Giovannini

Il campanaro della famosa chiesa francese è un uomo deforme di nome Quasimodo; innamorato della bella zingara Esmeralda, ma evitato da tutti per il suo aspetto, dovrà uscire dal suo guscio quando i malefici piani del suo "padre adottivo" nonchè amministratore della città, Frollo, minacceranno l'incolumità della donna.

La coppia di registi de La Bella e la Bestia ritorna con un altro cupo gotico a sfondo storico, ancorato al mondo reale ed alla famosa leggenda del campanaro gobbo della celebre cattedrale parigina. Nella storia che sa di caccia alle streghe, estremismo nazi ed aberranti passioni umane, fa da contraltare l'amore impossibile del deforme Quasimodo per la bella zingara Esmeralda. In un tripudio di emozioni al limite del dramma Shakespeare-iano (amore impossibile, vendetta, sete di potere ed altro) c'è più di un riferimento al secolo scorso, quel Novecento insanguinato da ideologie folli e stermini di massa che rivivono nell'infallibile personaggio del cattivo di turno, Frollo.

Per la prima volta un Classico Disney ha come protagonista un individuo repellente alla vista (anche se come al solito puro di cuore) che deve innanzitutto scontrarsi con una società che non vuole avere nulla a che fare con un freak, se non per esibirlo come un fenomeno da baraccone.

Tra gli aspetti negativi si possono citare i gargoyles, personaggi inutili, fastidiosissimi ed insopportabili che distolgono dalla storia e occupano spazio inutile nell'economia del racconto, e l'ostinazione al lieto fine che forse in una storia come questa stona un po', nonché il ricorso alla spettacolarità di una battaglia hollywoodiana nel finale che proprio non centra nulla col resto del film.

Da ricordare invece l'apparato figurativo che, grazie all'uso della CGI, garantisce una profondità inedita al disegno.

V Voti

Voto degli utenti: 9/10 in media su 1 voto.
10
9
8
7
6
5
4
3
2
1

C Commenti

Non c'è ancora nessun commento. Scrivi tu il primo!
Effettua l'accesso o registrati per commentare.