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7/10

The Band Wagon regia di Vincente Minnelli

Musicale
recensione di Alessandro Giovannini

Tony Hunter (Astaire) é da poco tornato a Broadway. Intenzionato a portare in scena un nuovo spettacolo, si scontra con un'attrice che non sopporta (Charisse) ed un folle impresario che vuole trasformare il suo musical in un dramma ispirato al Faust. La prima é un disastro, ma Tony non si perde d'animo e, rinnovando totalmente lo spettacolo, ne decreta il successo.

"That's entertainment", titolo di uno dei pezzi musicali piu' noti del film, é la chiave di lettura di questo classico esempio di musical hollywoodiano, genere in cui Minnelli senza dubbio eccelleva. La trama é poco piu' che un pretesto per mettere in scena il talento artistico di Fred Astaire e dei suoi comprimari,a partire dalla valida Cyd Charisse. Sebbene non abbiano la portata fantasmagorica dei musical di Busby Berkley, le scenografie sono azzeccate, e la colonna sonora é ancor oggi accattivante. Il Technicolor rende colori sgargianti, carichi di gioia festosa, il che contribuisce a creare un'atmosfera di spensieratezza che solo un film "senza storia" come il musical é in grado di restituire.

Pur avendo oltre 50 anni di vita, The Band Wagon é un film ancora piacevole e divertente, a patto che sia gradito il genere: una regia discreta, che limita al minimo i movimenti di macchina e non si discosta mai dalla ripresa frontale, lascia spazio ai pezzi di bravura degli attori, ottimi cantanti e ballerini; ma tutti sono sovrastati dall'inarrivabile Astaire, che oltre ad essere un impeccabile showman vanta una mimica ed una gestualità che a Hollywood possiedono in pochi.

The Band Wagon non eccede in sfarzo e grandiosità, ma si distingue per semplicità ed eleganza, due elementi che ne hanno decretato l'imperituro successo.

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