Bolshoi Babylon regia di Mark Franchetti

È molto difficile fare film sul balletto: il film più famoso di sempre su di esso, persino, ovvero Scarpette rosse (Powell and Pressburger, 1948) per diventare il successo che fu, dovette raccontare di un mondo "vero, irresistibile" e con dei veri ballerini nel cast (Moira Shearer, Ludmila Tcherina) mischiati a veri attori, ma assolutamente inventando tutto, dagli allenamenti, ai rapporti, alle selezioni, per renderlo appetibile ai non fruitori del mondo. Non importa chi si mette dietro la telecamera: neanche il poetico, toccante, e in definitiva non dissimile da Bolshoi Babylon, The company (Robert Altman, 2004), fu rimepito di accuse a valanga. E' così: il balletto al cinema è difficile,anche quando ha una storia possente, potente e interessante come quella alla base di Bolshoi-e non, in effetti, quella di carta velina del comunque interessantissimo "exploit" di Altman.

Il problema è che la vita dei ballerini viene difficilmente capita da chi non la vive: i loro sacrifici troppo assurdi, le loro lotte (politiche, anche) considerate puerili: un mondo di ragazzini adulti mai cresciuti, per di più vestiti in modo ridicolo, per citare il saggio. Qua -in Bolshoi Babylon- si gioca una nuova carta, quella del "mistero": la storia del teatro viene fatta passare per lugubre, non chiara, giocando su misteri e dubbi in parte non chiari in parte comunque non interessanti. Una carta, comunque, rispettabilissima. L'attacco con acido al suo direttore viene fatta passare per un "ovvia" discesa agli inferi di queste lotte quasi secolari, ma anche qua è molto difficile considerare queste lotte come qualcosa proveniente da passione e non da pazzia. così come Vicky in Scarpette rosse si buttava dalla palazzina, nell'impossibilità di scegliere tra amore e danza, anche in Bolshoy Babylon il povero direttore, con vista miracolosamente salva, torna a lavoro appena può. Non si capisce bene se con foglio di denuncia in mano o solo con spirito danzareccio intatto al suo fianco  Anche questo è il mistero della danza, ed è davvero difficile calarcisi.