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9/10

Yoga Hosers regia di Kevin Smith

Grottesco
recensione di Irene Coluccia

Colleen M. e Colleen C. sono due quindicenni appassionate di yoga, che dopo la scuola lavorano come commesse in un negozio di Manitoba, l’Eh-2-Zed. Quando un antico male fuoriesce dal sottosuolo, rilasciando un esercito di piccoli mostri chiamati i Bratzis, le due ragazze uniranno le forze con il cacciatore Guy Lapointe per salvare il "Grande Nord".

 

Dopo il delirante Tusk, presentato a San Diego nel 2014, Kevin Smith prosegue la sua “Truth North Trilogy”, che si concluderà nel 2018 con Moose Jaws.

Uno dei temi ricorrenti del regista (e fumettista) originario del New Jersey, il duo di commessi annoiati, qui diviene pretesto per introdurre a un vortice folle ed estrema versione del teen movie (dove Tusk lo era per i thriller/horror psicologici). Le due ragazze, rispettive figliolette prodigio di Kevin Smith stesso e Johnny Depp, sono dipendenti dai loro IPhone, ignoranti, maleducate, ma contemporaneamente talentuose frontgirls di una rock band (con un Adam Brody ricoperto di tatuaggi alla batteria) e, naturalmente orgogliose paladine della loro patria, il glorioso Canada, minacciato prima da uno stuolo di piccoli nazisti, poi da un nazista vero e proprio, per di più appassionato di cinema e Netflix, infine da un enorme Golem, citazione di una sottocultura giudaica sottile e crudele che spesso traspare dai film del primo Smith.

Il film, quindi, è ricolmo di elementi extra diegetici (icons, piccole descrizione dei personaggi stile Instagram, jingles) che però non disturbano la visione, ma che anzi la rendono ancor più surreale e divertente. Il montaggio è quello tipico di Kevin Smith, sincopato, isterico, ricco di suoni dal sapore fumettistico, estremo, che conduce lo spettatore alla fine del film senza alcuna fatica, anzi lasciandolo consapevole di aver assistito a una prova di quel nuovo mondo autoriale di Hollywood, comandato dai Kevin Smith, dai James Gunn, dagli Shane Black che hanno sconfitto i meccanismi classicisti a colpi di citazioni nerd, di ottime culture cinematografiche pop, ma soprattutto di ottimi incassi (Yoga Hosers era stato messo in streaming in esclusiva su FlixFling, e subito tolto dal free trial per eccesso di click). La critica sbatte quindi contro un regista, uno scrittore, un cineasta completo che fa film che ama in primis lui stesso medesimo (I’ve made this film for myself), dal pubblico di nicchia e da chi viene, bonariamente, preso in giro da Kevin Smith.

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