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7/10

Tutto può cambiare regia di John Carney

Commedia
recensione di Gloria Paparella

Greta e Dave, fidanzati dai tempi del liceo ed entrambi cantautori, si trasferiscono a New York quando lui riceve un'offerta da un colosso dell'industria musicale.

La celebrità e le molte tentazioni che la accompagnano fanno perdere la testa a Dave e incrinano il loro rapporto.

Anche se sola e sconfortata Greta continua a suonare e proprio grazie alla musica incontra Dan (Mark Ruffalo), un ex dirigente di un'etichetta musicale che, assistendo per caso ad una sua esibizione nell'East Village, resta subito colpito dal suo talento naturale. Intorno a questo incontro casuale, nel corso di un'estate newyorkese, prende vita la storia di due persone che si aiutano reciprocamente a cambiare, non smettendo mai di inseguire i propri sogni.

La musica come fonte di ispirazione capace di toccare la nostra anima e i nostri sentimenti più di quanto le parole non riescano a fare. John Carney, regista di Once (2006), vincitore di un Oscar come Migliore Canzone grazie al brano romantico <<Falling Slowly>>, regala in Tutto può cambiare la sua visione di una New York in cui il potere della musica è in grado di cambiare il destino di due persone in difficoltà. Dan (Mark Ruffalo), produttore musicale in rovina con un matrimonio che sta andando a pezzi, e Greta (Keira Knightley), musicista sconosciuta appena uscita da una grande delusione d’amore. Una coppia improbabile dal quale nasce la giusta combinazione di ispirazione e disperazione, ma soprattutto una grande amicizia che trasforma completamente le loro vite.

Il passato da musicista professionista del regista fa sì che la storia si sviluppi in maniera piuttosto realistica, sottolineando la crescente intesa tra i due protagonisti, che vogliono far conoscere la musica della ragazza registrando le canzoni all’aperto, con i suoni e ritmi della città di New York. La musica permette, inoltre, di entrare sempre più a fondo nella vita intima di Greta e Dan, tanto che diventa sempre più fragile il confine tra amicizia, collaborazione artistica e amore.

La sceneggiatura è solida e originale e John Carney riesce a coinvolgere in maniera convincente attori esperti come Mark Ruffalo, Catherine Keener e Keira Knightley a interpreti esordienti, come Adam Levine (frontman della band Maroon 5). La storia è affascinante, soprattutto grazie alla regia di Carney che riesce a valorizzare i punti di forza di Ruffalo e della Knightley, la quale risulta molto talentuosa anche come cantante.

Attraverso la musica, registrata assorbendo le atmosfere più vivaci della metropoli, il regista firma con Tutto può cambiare una dichiarazione d’amore a New York, ricordando come la musica possa diventare un’esperienza unica, capace di cambiare la vita di ognuno di noi.

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