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R Recensione

6/10

The postman's white nights regia di Andrey Konchalowsky

Commedia
recensione di Alice Coiro

In un piccolo villaggio nel nord della Russia vive un postino che ogni giorno attraversa il fiume per portare ai suoi abitanti lettere, pane, indumenti ma soprattutto calore umano.

A metà tra il documentario e la narrativa Andrey Konchalowsky confeziona la sua ultima pellicola conquistando alla 71 Mostra Internazionale di Arte Cinematografica di Venezia il leone d'argento. Il film è ambientato in un villaggio sperduto nel nord della Russia chiamato Kenozero; un posto lontano dal tempo e dallo spazio al di là del fiume. L'unico contatto tra Kenozero e il resto della civiltà  è Lyokha, uno strano postino dai tratti fisionomici molto marcati. Infatti come di cartapesta il suo volto appare marcato dal tempo e dalla circostante e assordante solitudine. Mentre fuori il mondo è in continuo cambiamento, aperto al progresso e alla dinamicità degli eventi, nel piccolo villaggio nulla cambia ma soltanto invecchia. Al di là del fiume dove le uniche distrazioni dal quotidiano vivere sono la vodka e la televisione a raccogliere i pezzi di una cittadina annoiata e senza scopo di vita c'è Lyokha. La macchina da presa lentamente ci accompagna, con il dovuto distacco, attraverso paesaggi mozzafiato e scorci incantati mostrandoci la routine di un uomo che più che un postino è un vero e proprio assistente sociale. Limpida inoltre risulta la critica che il regista inserisce nella pellicola verso il suo paese; mentre la Russia avanza senza sosta verso l'occidentalizzazione e il progresso, Kenozero rappresenta al contrario l'ultimo spiraglio di resistenza di un paese ancora illeso, puro e autentico.

V Voti

Voto degli utenti: 7/10 in media su 2 voti.
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alexmn 8/10

C Commenti

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alexmn (ha votato 8 questo film) alle 15:47 del 5 ottobre 2015 ha scritto:

un film così meritava forse qualche parola in più..due paragrafetti e un sei per konchalovski sono quasi irrispettosi.