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R Recensione

7/10

The Polar Boy regia di Anu Aun

Drammatico
recensione di Serenella Volpe

Mattias ambisce ad entrare a far parte come studente alla Berlin Art Accademy, ma viene rimproverato di non mettere sentimento nei suoi lavori fotografici che ha presentato per l'ammissione.

L'incontro fortuito con Hanna gli cambierà la vita: lei è bella, imprevedibile, lo spingerà a compiere piccole e grandi trasgressioni, insegnandoli ad esprimere ogni emozione. La ragazza soffre di bipolarismo, Mattias ne è affascinato ma rischia di compromettere il suo futuro.

Durante una festa compie accidentalmente un crimine e per essere scagionato si fingerà malato anch'esso, ma dovrà rivedere le sue priorità e la giusta importanza dei sentimenti.

La ribellione ha il suo fascino sopratutto se le trasgressioni sono perpretate e invogliate da una bella ragazza, il tutto ha un fascino selvaggio e giovanile. Difficile accettare l'idea che ogni eccesso è dettato da una reale malattia, la sindrome bipolare. " Dai, comportati normalmente" la invita Mattias quando è in uno dei meno affascinanti momenti bui di depressione, ma Hanna non puo' scegliere come sentirsi è vera e propria preda di ogni emozione. Il ragazzo non riesce a comprendere appieno cosa questa sindrome comporti finchè, per non essere incarcerato per un incidente, si fingerà anch'esso malato e si ritroverà rinchiuso in un ospedale psichiatrico, dove ci sono i pazzi veri.

Si parla di fotografia, di ambizioni, ma anche di amore, di malattia, di relazioni morbose, liberatorie ma anche deleterie, di seguire l'istinto ma anche di imparare a gestire i sentimenti e il giusto equilibrio delle cose per poter vivere i propri sogni.

Un coming of age  delicato, si riconosce il tocco femminile, la giovane regista Anu Aun riesce a trattare temi amorosi senza cadere nello sdolcinato o nel melodramma.

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