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8/10

Sucker Punch regia di Zack Snyder

Azione
recensione di Alessandro M. Naboni

1955, Vermont USA. Una giovane bionda e minuta viene rinchiusa dal patrigno in un manicomio. Li diventerà Babydoll, sexy ballerina con una gran immaginazione e un unico obiettivo: ritrovare a tutti i costi la libertà perduta prima che il suo ‘tempo’ finisca. Dal regista di 300 e Watchmen, un film d’azione tutto al femminile.

1955. Una giovane viene internata dal patrigno nella ‘Lennox House for Mentally Insane’: è una ragazza instabile con grossi problemi di socialità, o almeno è così che l’uomo la descrive nella scheda di accettazione. La notte prima ha accidentalmente ucciso la sorella mentre cercava di difenderla dalle molestie del genitore acquisito, l’unico rimasto dopo la scomparsa della madre. È l’inizio di un incubo per Baby Doll, del suo conto alla rovescia prima che il Giocatore arrivi e la spenga per sempre. -5 giorni a quella lobotomia non autorizzata, una delle tante per cui Blue Jones, pazzo inserviente del manicomio, firma documenti tenendo allo scuro la dottoressa Vera Gorsky. Soldi in cambio di silenzio, non importa se a farne le spese sono le connessioni neuronali della corteccia prefrontale di un’innocente.

Stupendo e maestoso intro per il rallentato universo visionario di Zack Snyder, 1000 fotogrammi al secondo di puro fantasy, altro che il molesto slow motion dell’ultimo Von Trier. Nel linguaggio dei combattimenti, il sucker punch è un colpo improvviso, sferrato senza preavviso, alle spalle o a distanza ravvicinata. Nel pugilato è illegale, nello street fighting è una tecnica utilizzata per intimorire l’avversario.

Un sucker punch è quello che il destino sferra a Baby Doll, un inaspettato colpo da ko per un’esistenza già difficile. Poi resta solo la fuga, prima mentale poi (forse) reale, come necessario percorso di redenzione. Per liberarsi dalla prigione fisica, la sua immaginazione si crea una nuova realtà in cui vivere/perdersi, livello di passaggio per un mondo fantasy all’ennesima potenza dove la bionda eroina lotterà con tutte le forze per raggiungere il suo scopo. L’illuminazione che la guiderà arriva dal wiseman Scott Glenn: una mappa, una chiave, il fuoco, un coltello e un quinto misterioso ‘oggetto’, cinque elementi per la pace dei sensi, qualsiasi cosa possa essere veramente.

Dagli spartani di 300 alle cinque danzatrici-guerriere, Baby Doll-Sweet Pea-Rocket-Blondie-Amber, la sostanza non cambia: la vita è dura lotta, impari, contro un nemico immenso e nettamente più forte a cui non tutti possono sopravvivere pur avendo tutte le armi che servono. Come ogni storia fantasy-onirica che si rispetti gli elementi del reale si combinano tra loro a crearne di nuovi, si narrativizzano per diventare funzionali a chi racconta/crea una nuova realtà in cui credere. Un film visivamente potentissimo, cupe atmosfere dark-apocalittiche arricchite dalle scenografie di Rick Carter (una vita con Spielberg, poi l’Oscar 2010 per Avatar).

Chi c’è al centro della storia, chi tira le fila di tutto? Zack Snyder, nel bene e nel male, con il suo action-movie tutto al femminile da un’idea/sceneggiatura originale (non mutuata da fumetti et similia). Se L’alba dei morti viventi era un compitino ben fatto, 300 ha fatto storia, creando stilemi e rendendo cinema un linguaggio commercial-clipparo. Watchman un quasi capolavoro in cui scene meravigliose (tra tutte i titoli di testa su the times they are a-changin di Dylan e la ‘nascita’ del dott. Manhattan) si alternano a cadute narrative figlie di un’eccessiva fedeltà al fumetto di Moore/Gibbons e di una sceneggiatura dai ritmi poco cinematografici.

Sucker Punch non è la sua opera migliore, ma è potente intrattenimento filmico dal primo all’ultimo slow motion. E forse è il miglior biglietto da visita prima del film che potrebbe consacrarlo o affondarlo. Superman – Man of Steel. Probabilmente quel geniaccio di Nolan non poteva scegliere meglio (Aronofsky sarebbe stato troppo estremo), considerato il progetto. Issato sulle sue spalle produttive, Snyder avrà la possibilità di migliorare pecche di scrittura-ma-non-solo che a tratti i suoi film dimostrano. Time will see.

Ottimo cast con una sublime Carla Gugino/Vera Gorsky, ottima maitresse-dottoressa, e una Emily Browning, giovane di talento capace di una gran recitazione sensual-fisica nonostante il corpo minuto. Peccato invece per il ruolo un po’ sacrificato di Jon ‘Don Draper’ Hamm, merita sicuramente di più. Non è questione di purismo della lingua, ma il doppiaggio della protagonista e di un altro paio di personaggi a tratti diventa ingiustamente odioso..quella vocetta insopportabil-acuta non ci stava proprio.

Alla fine l’importante è ricordarsi che ‘If you don't stand for something, you'll fall for anything’.

V Voti

Voto degli utenti: 4,9/10 in media su 7 voti.
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alexmn 8/10
marcus 7/10
Slask 2/10

C Commenti

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alexmn, autore, (ha votato 8 questo film) alle 16:15 del 10 aprile 2011 ha scritto:

mmm...

dopo aver visto kick-ass, quasi quasi direi che Matthew Vaughn non sarebbe stato male per superman!!

Peasyfloyd (ha votato 8 questo film) alle 14:00 del 8 agosto 2011 ha scritto:

gioiellino

grandissimo Snyder. Film davvero godibile per costumi, scenografie, fotografia, grafica. Una delizia continua per gli occhi, capace di fare da ponte perfetto tra Kill Bill, 300 e aggiungerei anche Inception: di Nolan si riprende qui infatti l'immersione in una realtà irreale, addirittura come nel film con Di Caprio divisa in due stadi di inconscio, di cui uno risulta più fico dell'altro. Pura potenza. Ottima recensione che rende davvero perfettamente la potenza dell'opera.

Slask (ha votato 2 questo film) alle 18:31 del 8 luglio 2016 ha scritto:

"L’alba dei morti viventi era un compitino ben fatto, 300 ha fatto storia, creando stilemi e rendendo cinema un linguaggio commercial-clipparo. Watchman un quasi capolavoro"...

Oddio, francamente non sono d'accordo neanche sulle virgole di queste affermazioni. E Sucker Punch per me è un esempio di anti-cinema.

alexmn, autore, (ha votato 8 questo film) alle 18:38 del 8 luglio 2016 ha scritto:

su cosa in particolare non sei d'accordo? a distanza di anni da quando l'ho scritta, l'unico punto su cui non ho cambiato idea è 300 (che, nel bene o nel male, un segno nella storia del cinema l'ha lasciato). sucker punch era un film che poteva sicuramente riuscire meglio, però continuo a pensare che non sia male. anti-cinema mi sembra un po' tranchant come giudizio, però senza argomentazione non riesco a dargli sostanza.

le virgole invece sono perfette

Slask (ha votato 2 questo film) alle 2:34 del 10 luglio 2016 ha scritto:

E' vero, 300 ha lasciato un segno, ma non sono sicuro che sia positivo.. ha praticamente creato decine di emuli e ora tutti i prodotti di genere mitologico/epico/storico (con combattimenti) replicano ossessivamente lo stile ipertrofico, il machismo sfrenato e l'estetica pomposa e finta di quel film.

Sucker Punch come storia aveva del potenziale, ma sembra diretto da un bambino fissato coi videogame piuttosto che da un regista amante della cellulosa (ed è paradossale che Snyder faccia il paladino della pellicola quando in pratica i suoi film fanno di tutto per sembrare degli enormi giocattoloni digitali); è persino strutturato come un videogioco, con la protagonista che affronta i boss di fine livello.

Sarò esagerato definendolo anti-cinema? Magari sì, ma quando rivedo il "piano sequenza" di quel film mi ricordo perchè sono così severo ed estremo nel giudizio.

Snyder si ostina a girare in live-action ma praticamente c'è poco di "live", non capisco perchè non si dedica all'animazione, il suo film più riuscito, soprattutto a livello estetico è proprio I Gufi di Ga'Hoole. Storia semplice ma raccontata efficacemente, e animazione digitale gestita con criterio, in cui anche i suoi "virtuosismi" hanno un senso e non sembrano messi lì tanto per fare sboronate.

le virgole invece sono perfette

alexmn, autore, (ha votato 8 questo film) alle 21:25 del 16 luglio 2016 ha scritto:

vero che ha creato emuli dall'esito opinabile, però non possiamo incolpare 300 se qualcuno ha deciso di copiarlo con poco stile.

anche l'estetica da videogioco di Sucker Punch - assimilabile a quella di neveldine e taylor - non è necessariamente un aspetto negativo. nel senso, è una scelta opinabile si, che può piacere o meno, però riflette un'evoluzione e una convergenza estetica che da anni vede corteggiarsi cinema e videogioco, con quest'ultimo che ne ha tratto sicuramente il maggior beneficio. Ga'Hoole è piaciuto assai anche a me, però continuo a pensare che Snyder abbia qualcosa da dire nella live action vista a modo suo, anche se il primo superman è un'occasione sprecatissima e il secondo non ho avuto voglia di vederlo..

Slask (ha votato 2 questo film) alle 13:09 del 17 luglio 2016 ha scritto:

punti di vista... per me quel "registro", chiamiamolo così, non è nè un'evoluzione nè un beneficio.