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7/10

Ritorno al Marigold Hotel regia di John Madden

Commedia
recensione di Gloria Paparella

Ora che il Marigold Hotel è pieno di clienti che si trattengono per periodi prolungati, i due co-direttori Muriel Donnelly (Maggie Smith) e Sonny Kapoor (Dev Patel) sognano di ingrandirsi, e hanno appena trovato il posto ideale per farlo: il secondo Marigold Hotel. Evelyn e Douglas (Judi Dench e Bill Nighy) si avventurano a Jaipur con un piano di lavoro in mente, chiedendosi a cosa porterà il loro appuntamento fisso a colazione.

Nel frattempo Norman e Carol (Ronald Pickup e Diana Hardcastle) navigano nelle acque vorticose di una relazione speciale, mentre Madge (Celia Imrie) si destreggia tra due corteggiatori entrambi molto allettanti, e Guy Chambers (Richard Gere) arrivato da poco, trova nella madre di Sonny, Mrs. Kapoor (Lillete Dubey), una musa per il suo prossimo romanzo. Il matrimonio con l'amore della sua vita Sunaina (Tina Desai) è alle porte e Sonny si accorge che i suoi progetti per il nuovo hotel gli rubano più tempo di quanto non ne abbia a disposizione. Forse l'unica ad avere le risposte è Muriel, che custodisce i segreti di tutti. Con l'avvicinarsi del grande giorno la famiglia, così come gli ospiti, si ritrovano risucchiati dall'irresistibile ebrezza di un matrimonio indiano.

 

 

Il Marigold Hotel raddoppia tre anni dopo con il sequel Ritorno al Marigold Hotel, con vecchi e nuovi ospiti. Resta il cast iniziale di pensionati un po' scalmanati che hanno deciso di trascorrere la vecchiaia in India ma con l'aggiunta di qualche ospite d'eccezione. A fare check-in c'è anche Richard Gere, nel ruolo di Guy Chambers, ispettore undercover che si finge scrittore.

Diretti come sempre da John Madden, il regista premio Oscar nel 1998 con Shakespeare in Love, ritroviamo pimpanti più che mai Douglas e Evelyn (Bill Nighy e Judi Dench), che continuano a rincorrersi e chissà forse questa volta riusciranno a prendersi; Madge (Celia Imrie) è sempre a caccia di mariti; l'idillio, con qualche gelosia, va avanti tra Carol e Norman (Diana Hardcastle e Ronald Pickup), Sunaina (Tena Desae) si scatena in balli sensuali per il suo matrimonio con Sonny (Dev Patel), a sua volta un po' distratto dal suo nuovo sogno di aprire un altro hotel in affari con la sua socia Muriel (Maggie Smith), Mrs Kapoor (Lillete Dubey), mamma di Sonny, inaspettatamente si ritrova a flirtare con il nuovo ospite.

L’India, con i suoi colori e le sue mille sfacettature, offre un background naturale che viene ben incorniciato dalla fotografia di Ben Smithard e dalla regia di Madden, che non si limita a mettere in scena la storia ma lascia campo libero sia all’improvvisazione degli attori sia alla macchina da presa, che segue ora un taxi a tre ruote, ora il folklore locale, rappresentato fedelmente da quel mini universo a sé stante rappresentato dal mercato, e successivamente dalla messa in scena del matrimonio. Ma Ritorno Al Marigold Hotel è soprattutto il trionfo della cosiddetta terza età, qui in mostra in tutta la sua bellezza e delicatezza, e che tuttavia non per questo trascura un elemento importante che essa porta con sé, la morte, qui messa sotto i riflettori ma con un occhio dolce, mai severo o malinconico, capace di trasmettere un messaggio di una felicità molto umana e terrena: è parte della vita e come tale sarebbe inutile cercare di ignorarla, o temerla. La saggezza degli anziani, direbbe qualcuno.

 

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