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R Recensione

7/10

Padre Vostro regia di Vinko Bresan

Commedia
recensione di Fabio Secchi Frau

   Padre Fabijan, nuovo parroco di un’isoletta della Dalmazia dal bassissimo tasso di nascite, è vessato dalla popolarità e dall’affetto che i paesani hanno per il vecchio parroco, Padre Jakov. Ma quando il marito della sua perpetua, sotto confessione, gli rivela la vendita di preservativi nella sua edicola, a Padre Fabijan viene un’idea su come ribaltare la triste situazione demografica: bucare i preservativi. E questo è solo il primo passo del suo piano… Un piano che, ovviamente, degenererà.

   Diretto dal regista croato Vinko Bresan alla sua quinta regia (è attivo con successo fin dal 1996), Padre vostro è una commedia che ha avuto il pregio di ottenere il premio come Miglior Film nell’edizione 2013 del Film Festival Popoli e Religioni di Terni.

  Con una buona dose di grottesco e qualche amara risata, quelle che sono le “buone speranze” di un comune parroco di provincia si trasformano in un’operazione di ripopolamento di così grande portata che, ovviamente, investono temi contemporanei e mondiali.

  La sceneggiatura è senza alcun dubbio frutto di un lungo e sapiente studio sull’opinione della Chiesa nei confronti dell’uso del contraccettivo ma, che il regista ha scelto comunque di attraversare con leggerezza, senza scendere a fondo sull’argomento, esattamente come il genere della commedia prescrive.

  Il personaggio principale, quel Padre Fabijan così sicuro di sé nella sua missione, inizialmente, sembra quasi incarnare perfettamente quello che era il messaggio del penultimo pontefice sull’argomento. Quel Papa Ratzinger che aveva indicato l’uso del profilattico come errato e amorale, in quanto contrario allo sviluppo di una consapevolezza del fatto che «non tutto è permesso e che non si può far tutto ciò che si vuole». Ma con l’andare del film, man mano che le difficoltà e i problemi si palesano aumentando di grandezza, ogni gioia cristiana in lui scema e da «povero mendicante davanti a Dio» si inabissa nella percezione di se stesso come quella di un folle.

  Come ci tiene a sottolineare Bresan, questo film è un moderno faccia a faccia fra la laicità e la religiosità ma, senza scombussolare troppo lo spettatore.

V Voti

Voto degli utenti: 7,5/10 in media su 2 voti.
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Marco_Biasio (ha votato 8 questo film) alle 22:42 del 22 novembre 2014 ha scritto:

Film bellissimo e amaro come pochi (il finale è un cazzotto sparato in pieno volto). Consiglio la visione in lingua originale. Bravo per la segnalazione.