V Video

R Recensione

8/10

Kiki & I Segreti del Sesso regia di Paco León

Commedia
recensione di Giulia Betti

Cinque divertenti storie d'amore e di bizzarre fantasie sessuali. Una donna è affetta da Dacrifilia, si eccita vedendo il partner che piange. Un'altra prova piacere quando sfiora dei soffici tessuti, Efefilia. Un uomo invece è affetto da Sonnofilia: ha strani desideri mentre la moglie dorme. Una ragazza soffre di Arpaxofilia, raggiunge l'orgasmo quando viene derubata. Chi non ha mai avuto una piccola perversione?! Una commedia divertente e provocante, campione d'incassi in Spagna, che rompe ogni tabù e vi farà morire dal ridere!

 

Vista, Udito, Olfatto, Tatto, Gusto...e Orgasmo. Naturalmente l’estasi sessuale è il sesto fra i nostri sensi, quello da sempre occultato, eclissato da un certo moralismo cattolico e da un ben pensare borghese, nonostante da una quarantina d’anni siano proprio i cattolicissimi spagnoli a darci lezioni di flessibilità sessuale. L’ennesima prova di questa tendenza, ci è fornita dalla produzione di un film come Kiki e i segreti del sesso, dove Kiki, al contrario di ciò che si potrebbe immaginare, non è il nome di una sexy guru, ma è il termine con il quale d’ora in poi sarà corretto definire il proprio vizio sessuale, la propria oscena perversione, quell’insolita mania che nutriamo in segreto per la paura di esporci alle risa o al malevolo giudizio altrui.

 

Un film che vuole celebrare la diversità, calpestare i tabù e fottersi della sensibilità del pubblico meno permissivo e più bigotto, un film Onesto dai titoli di coda a quelli di testa, anzi, onesto sin dalla campagna pubblicitaria, che promette divertimento e risate, elementi che infatti non si concedono nemmeno cinque canonici minuti di pausa, facendo del film di Paco León una vera e propria macchina da guerra (chi scrive perlomeno, non rideva così al cinema dall’ultima commedia di Peter Bogdanovich).

 

Fotografato e montato come una pubblicità patinata, Kiki e i segreti del sesso ci vende prodotti e perversioni, gioca così bene con la nostra psicologia di spettatori consenzienti, che per alcuni istanti riesce persino a farci credere d’essere tanto perversi quanto i protagonisti dell’opera, anzi, più ancora di loro, perché a mano a mano ci sembra di possedere non uno ma tutti i loro kiki. La frutta turgida, brillante e succosa, diventa feticcio sessuale e surrogato sensuale d’una dissetante vagina, descritta dalla macchina da presa di León più come ingrediente d’una fresca bevanda estiva da comperare assolutamente per combattere il caldo ardente di Madrid piuttosto che come oggetto di un desiderio saffico da soddisfare.

 

I dorsi ruvidi delle foglie, le cortecce rugose delle piante, la scabra e grinzosa pelle dell’iguana, la glabra stoffa delle camice e dei foulard, le appuntite lame di coltello e il bagnato delle lacrime salate o dell’urina, oggetti di alcune fra le perversioni sessuali raccontate dal film, contribuiscono alla tesi secondo la quale l’Orgasmo è fortemente e indissolubilmente legato a tutti i sensi. Paco León ce li racconta con un occhio quasi documentaristico, scevro di giudizio, proponendoci sin dai (piacevolissimi) titoli di testa un parallelo, non trascurabile in questa e in ulteriori circostanze, tra l’uomo e gli altri animali.

 

Kiki e i segreti del sesso, che nasce come remake del film australiano The little death, diretto nel 2014 da John Lawan, rivendica il sesso come realizzazione personale attraverso undici interpretazioni sincere e assolutamente realistiche, rese tali da una regia permissiva che sceglie di scommettere sul talento degli attori lasciandoli improvvisare su una sceneggiatura non letta ma raccontata e descritta, ciò per eliminare l’ingessatura tipica delle interpretazioni televisive e per restituire i giusti tempi d’ascolto e di risposta nei dialoghi, come già detto, assolutamente brillanti e mai volgari, così come le immagini.

Piacevolissima e perfetta anche la Colonna Sonora.

 

 

 

 

 

V Voti

Voto degli utenti: 8/10 in media su 1 voto.
10
9
8
7
6
5
4
3
2
1
Giulia 8/10

C Commenti

Non c'è ancora nessun commento. Scrivi tu il primo!
Effettua l'accesso o registrati per commentare.