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7/10

Hardcore! regia di Ilya Naishuller

Azione
recensione di Ivana Mette

Non ricordi nulla. Sei appena stato salvato da tua moglie che ti ha riportato in vita (Haley Bennet). Lei sostiene che ti chiami Henry. Dopo 5 minuti vieni colpito, tua moglie rapita, e forse è il caso che tu vada a riprendertela. Chi l'ha rapita? Il suo nome è Akan (Danila Kozlovsky), un folle personaggio a capo di un gruppo di mercenari e con un piano per dominare il mondo. Ti trovi a Mosca, città a te sconosciuta e tutti intorno vogliono ucciderti. Tutti tranne un misterioso alleato inglese di nome Jimmy (Sharlto Copley). È probabile che lui sia dalla tua parte, ma non ne sei sicuro. Se riuscirai a sopravvivere alla follia, e a risolvere il mistero, potrai probabilmente capire il tuo obiettivo e la tua vera identità. Buona Fortuna. Ne avrai parecchio bisogno.

Hardcore! è un film d'azione raccontato tutto attraverso gli occhi del suo protagonista silenzioso. Il Regista e co-sceneggiatore Ilya Naishuller insieme ad un team di stunt-men, hanno girato interamente su GoPro Hero con 3 telecamere in grado di riprendere  ogni pugno , calcio , e salto del film. Sembrerebbe trattarsi di un gioco d'azzardo cinematograficamente ambizioso che osa essere qualcosa di diverso , ma è valsa la pena?

Henry si risveglia in un laboratorio di scienze. Estelle (Haley Bennett) lo/ci informa che lei è la moglie di Henry e lo sta “aggiornando” con un braccio e una gamba bionici. Purtroppo, la sua voce non è stata ancora implementata. Akan (Danilla Kozlovsky), un albino minaccioso con poteri telecinetici, irrompe nel laboratorio e uccide tutti, ma non prima di rapire Estelle. Henry è malconcio e dato per morto. Il suo unico aiuto proviene da Jimmy (Sharlto Copley), un uomo misterioso e disponibile che cerca di guidare Henry verso la sua missione: salvare Estelle e contrastare Akan. Il punto forte di questo film è il suo propulsivo e coinvolgente parco giochi visivo. Mette lo spettatore nella mente del suo eroe che come lui riesce a scampare proiettili, scalare edifici, saltare da altezze vertiginose, e uccide un sacco di cattivi con efficienza brutale. Ciò rende la violenza hardcore tanto più coinvolgente, anche se le vorticose acrobazie hanno spesso fornito un punto di vista eccessivamente convulso. Un feroce attacco alle viscere è quello che si prova nel cuore pulsante del film, dove ogni speranza di placare la il mal di mare visivo (e non) inizia a diventare miraggio.Tuttavia resta il fatto che l'ambizione alla base di questo film, sorprendentemente fornisce  una scossa stellare di adrenalina come pochi film riescono. I movimenti di macchina traballanti di The Blair Witch Project, Cloverfield, Rec e tanti altri tornano qui con una soggettiva claustrofobica che delinea una storia che tutto ha tranne che dell’invettiva. Ma nella scelta di questo espediente tecnico si ritrova un ostacolo alla coreografia generale del film, con lampi e sfocature che celano i dettagli delle action scene, fornendo spesso distorsioni visive fish-eye che tradiscono l’apparente realismo della visione. È un film che sembra un videogioco e si vive come un videogioco, tranne che qualcun altro sta giocando. La stessa apertura gioca da scena introduttiva alla Quest che l’eroe del videogioco dovrà portare a termine. Da lì il film si articola in una serie di livelli e ostacoli da superare con relativi suggerimenti da parte degli alleati e potenziamenti alle armi, battaglie con i boss e cattivi intercambiabili. Questa scelta per la struttura della trama sarebbe meno fastidioso se il film avesse fornito una storia più articolata e labirintica da seguire. Anche la scelta nella caratterizzazione dei personaggi è sotto le righe. Henry, il nostro protagonista, è la macchina terminator del nostro tempo, che segue solo gli obbiettivi impostigli tra un genocidio e l’altro. Estelle è la famme fatale di turno, così come Akan, il supercattivissimo è il riflesso sbiadito del nostro eroe, caratterizzato solo dalla sua estetica e dai suoi poteri, senza trasmettere reale minaccia. È un super cattivo zoppo, limitato dalla sua stessa mancanza di carattere, anche se nel finale è difficile capacitarsi della sua sconfitta in un play-off che di strabiliante vede solo l’ingiustificato power-up del protagonista. In tutto il marasma cosmico che lo delinea Hardcore! è un film che ha privilegiato l'esperienza di visione spettatoriale in maniera coinvolgente. È innovativo e sicuramente un pezzo di storia filmica da non tralasciare. Trova i suoi meriti nell’aver sopraelevato lo spettatore e averlo reso quasi un deux ex machina, ma oltre la novità ha portato fuori anche personaggi svogliati, fiachi e una storia mal articolata e pezzi di sanguinose azioni di titanico maremoto. Hardcore! ha un cinetica propulsiva, è un'esperienza coinvolgente, adrenalinica che in ultima analisi è un po' troppo coinvolgente e narrativamente inconsistente. È un ibrido senz’altro ben riuscito, ma che ha ancora un viaggio bello lungo da percorrere per colmare le sue lacune interne ed essere in grado di fornirci emozioni esuberanti. Di azione ce n’è fin troppa e ha un’ immediatezza viscerale; si tratta di costruire nuovi mondi e di far esplodere modi fantastici. Bisogna sentirsi spinti ai margini di una vicenda che riesce completamente ad assorbire e meravigliare nella sua capacità di intrattenere e costruire percorsi visivi alternativi. Il film è pungente, innovativo e brillante, e rispecchia in pieno il titolo, ma forse in questo caotico e convulso e costante ecosistema di proiettili, si commette un suicidio filmico che sfocia in un grande interrogativo sul dove questo grande esperimento di game governance porterà.

V Voti

Voto degli utenti: 6,5/10 in media su 2 voti.
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IvanaM 7/10

C Commenti

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IvanaM, autore, (ha votato 7 questo film) alle 13:54 del 28 aprile 2016 ha scritto:

Uhm....credo che si siano sbagliati o che mi sia sbagliata io nel selezionare il voto. Perché non era 10/10 di sicuro!

Davide Di Legge alle 19:57 del 28 aprile 2016 ha scritto:

Davide Di Legge alle 19:58 del 28 aprile 2016 ha scritto:

Lo avevo immaginato leggendo la rece.

alejo90 alle 12:19 del 30 aprile 2016 ha scritto:

voto corretto