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8/10

Carnage regia di Roman Polanski

Drammatico
recensione di Giulia Bramati

La casa di una coppia di newyorkesi diventa lo scenario di un lungo dibattito quando si presentano alla porta i genitori di un bambino che ha picchiato loro figlio con un bastone, causandogli la rottura di due incisivi. L'accaduto diviene un pretesto per analizzare il loro differente modo di essere padri e madri.

Una stanza, quattro attori e una sceneggiatura teatrale. Roman Polanski si serve di questi essenziali elementi per portare sullo schermo una spassosa commedia dai risvolti amari. Una coppia di nevrotici newyorkesi si reca con reticenza a casa dei genitori di un bambino, al quale loro figlio ha rotto due incisivi. Il motivo dell'incontro è fare chiarezza sull'accaduto ed eventualmente pensare alle conseguenze. Le due coppie si fronteggiano cercando di far prevalere ognuna il proprio punto di vista. Fuoriescono in seguito problematiche legate alle relazioni di coppia, che incrementano i litigi, mostrando quanto siano instabili i loro legami. All'interno di queste mura, insomma, si crea un "carnage", una carneficina, che rovina - forse per sempre - la vita di questi individui. Significativa è la battuta pronunciata da Alan, personaggio interpretato da Christoph Waltz, rivolgendosi alla moglie, mentre l'altra coppia si scontra verbalmente: "Il loro matrimonio va a rotoli, non facciamo a gara".

Tratto da una fortunata piéce teatrale sceneggiata da Yasmina Reza (nei panni di co-sceneggiatrice in questa occasione), il film presenta delle novità: Polanski trasforma i protagonisti da parigini a newyorkesi, donando loro tipici tratti caricaturali, come la nevrosi che caratterizza il personaggio di Nancy, interpretato da una bravissima Kate Winslet. Nel cast, una inedita Jodie Foster, nei panni di Penelope, una donna che cerca in tutti i modi di dimostrare la sua apertura mentale organizzando la piccola riunione tra genitori, senza però smettere di colpevolizzare il bambino che ha "sfregiato" il viso di suo figlio. Interprete di Michael, marito di Penelope, è John C. Reily, perfetto per il ruolo affidatogli. Quando la situazione è ormai giunta al degenero, i mariti si "alleano" per un attimo confrontandosi con le mogli; allora Waltz pontifica "Women think too much". Una curiosità viene suscitata dalla prima sequenza del film, l'unica ambientata al di fuori dell'appartamento: l'episodio di violenza dei due bambini si svolge nel parco di Brooklyn, luogo inaccessibile a Polanski per una causa giudiziaria risalente alla fine degli anni '70; l'inquadratura, quindi, è stata realizzata da un assistente oppure è frutto di un montaggio fittizio.

Carnage” è il primo film presentato in concorso alla 68a Mostra Internazionale del Cinema di Venezia e ha ottenuto un alto gradimento da parte del pubblico; del resto non può passare inosservata una tale capacità di rendere interessante la noiosa vita di due mature coppie newyorkesi.

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Voto degli utenti: 8,3/10 in media su 11 voti.

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Peasyfloyd (ha votato 8 questo film) alle 11:31 del 23 febbraio 2012 ha scritto:

spettacolare. Il trionfo della bella recitazione. Winslet, Foster, Reilly e Waltz sono uno più fenomenale dell'altro. Che altro puoi aggiungere? Una splendida satira della società americana, e, sotto sotto uno squisito modo di criticare sia l'élite americana (Waltz-Winslet, avvocato e operatore finanziario), che la medio-piccola borghesia progressista (Reilly-Foster). Sarebbe da leggere il libro per capire quanto Polanski abbia deviato dall'opera mettendoci del suo... in ogni caso il ritmo è eccellente, un'ascesa continua e straripante.

Fabrizia Malgieri alle 14:27 del 7 febbraio 2013 ha scritto:

Carnage, o, come l'ho interpretato, discussioni d'appartamento tra i quattro Cavalieri dell'Apocalisse (Winslet-Pestilenza, Waltz-Guerra, O'Riley-Morte e Foster-Fame...gli indizi ci sono tutti). Ho semplicemente adorato questo film, tra i migliori dello scorso anno. Ricco di spunti di riflessione e squisitamente comico. Ammetto che mi piacerebbe leggere il testo originale...cercherò di recuperarlo.

forever007 (ha votato 10 questo film) alle 18:20 del 12 maggio 2013 ha scritto:

Uno dei film più belli degli anni 2000..

tramblogy alle 18:22 del 25 maggio 2015 ha scritto:

ma che brutto...i dialoghi sono forzatissimi, film ridicolo....

alexmn (ha votato 8 questo film) alle 2:02 del 26 maggio 2015 ha scritto:

eddaje. capisco (a fatica) che possa non piacere, ma da qui a definirlo ridicolo. vale la pena anche solo per la costruzione del climax di tensione tra i protagonisti. per la cronoca, visto in italiano o in originale? in un film tutto dialogato la differenza si sente tantissimo e, avendolo visto in entrambe le lingue, ti assicuro che qui il doppiaggio italiano non è purtroppo all'altezza.

tramblogy alle 17:32 del 26 maggio 2015 ha scritto:

dato che è un film dialogato, e io l' ho solo visto in italiano, consentimi di definirlo ridicolo, e me lo confermi tu, scrivendo , non all'altezza....booooo, dove sbaglio?

alexmn (ha votato 8 questo film) alle 18:11 del 26 maggio 2015 ha scritto:

sbagli a vederlo in italiano.

avendolo visto in italiano puoi dirmi che è ridicolo il doppiaggio, ma di certo non dirmi che il giudizio sul film è inficiato dal doppiaggio. fosse così, dovresti rivedertelo in originale.

alexmn (ha votato 8 questo film) alle 18:17 del 26 maggio 2015 ha scritto:

si scherza ovviamente

tramblogy alle 18:32 del 26 maggio 2015 ha scritto:

guarda che sei tu che tiri fuori l' argomento doppiaggio, io cosa devo dirti?....seguo il filo logico del tuo discorso....per me non è ridicolo il doppiaggio, sono le argomentazioni che sembrano servire appositamente, non a caso e volontariamente il proseguo del film senza nessun appiglio, senza far emergere un vero dialogo che caratterizza i protagonisti, o che tracciano un profilo interessante sui figli o altra roba, in ogni occasione di saluto, c'è un non motivo che li porta a stare in casa- hai visto rope (nodo alla gola)?....io in italiano....un film dialogato perfettamente in un'unica stanza e che trova una perfetta sincronia tra ciò che i protagonisti si dicono, sull'arte, sul vissuto, sui rapporti e le relazioni con scambi di dialoghi da paura, (in italiano, chissà in inglese?!!, oddioooo!) e quello che dovrà succedere, non c'è storia.....

tramblogy alle 18:36 del 26 maggio 2015 ha scritto:

uddiooooo, nodo alla gola voto 7????....pant pant....

alexmn (ha votato 8 questo film) alle 18:48 del 26 maggio 2015 ha scritto:

misunderstanding a parte, l'avevo tirato fuori solo per capire da cosa potesse nascere il giudizio negativo del film. per me i dialoghi sono pazzeschi proprio nel loro climax di assurdità e tensione, giustificato soprattutto dall'estrazione sociale delle due coppie.

tramblogy alle 18:50 del 26 maggio 2015 ha scritto:

lo rivedrò!

alexmn (ha votato 8 questo film) alle 18:56 del 26 maggio 2015 ha scritto:

daje, ci scommetto che alla seconda ti piacerà

tramblogy alle 19:07 del 26 maggio 2015 ha scritto:

mi capita, ultimamente non do nessuna seconda possibilità, sto invecchiando....

alexmn (ha votato 8 questo film) alle 19:14 del 26 maggio 2015 ha scritto:

anch'io faccio fatica a dare secondo opportunità, più che altro perchè ci sono talmente tante cose (di valore) da vedere che non è facile trovare tempo-e-voglia. ultimamente mi sono dovuvto ricredere su un film, a serious man dei coen, che stranamente (visto gli autori) non avevo apprezzato alla prima visione al cinema; alla seconda mi si sono aperti letteralmente gli occhi e ho visto qualcosa che mi ero perso per chissà quale motivo.